Norman Gobbi presenta la neonata associazione GMDSI
C’è una stortura, oggi, nel settore economico che penalizza non poco il Ticino e la Svizzera italiana in generale. Stiamo parlando dell’industria che produce componenti per i sistemi di difesa e sicurezza del nostro esercito. “La Legge federale stabilisce che per ogni grande acquisto di sistemi d’arma esteri – in questi tempi soprattutto aviazione e difesa contraerea, ma non solo – i contratti devono prevedere degli acquisti di compensazione che devono essere ripartiti equamente tra le regioni linguistiche del paese”, afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi. “Alla Svizzera italiana spetta di regola il 5% di queste commesse. Non stiamo parlando di noccioline, perché questi acquisti generalmente sono molto costosi. Decine e decine di milioni di franchi che oggi non giungono quasi mai al sud delle Alpi. Le cause sono da ricercare in una certa titubanza e timidezza delle nostre aziende, che o non partecipano alle gare d’appalto perché poco informate, o vengono regolarmente dimenticate da Berna. Eppure in Ticino e nei Grigioni italiano vi sono piccole e medie aziende con alto contenuto tecnologico che potrebbero avere molto più lavoro”.
Questa stortura deve finire. Per questo è nata l’associazione “Gruppo materiale difesa e sicurezza della Svizzera italiana (GMDSI). “Il comitato è presieduto da Filippo Lombardi e annovera professionisti del settore e gente che conosce bene la materia. Da parte mia assicurerò i contatti istituzionali tra il Ticino e gli ambienti interessati a Berna per cercare di fare le giuste pressioni, affinché anche le nostre aziende vengano tenute in considerazione. Si tratta in buona sostanza di raggiungere un obiettivo definito per legge. I romandi in questo senso fanno un lavoro di lobbying molto profilato e ottengono ottimi risultati. Noi dobbiamo fare altrettanto. In primis è necessario che le aziende del settore e tutte quelle interessate si uniscano. Il GMDSI vuole proprio favorire questa unità di intenti, come hanno ricordato in conferenza stampa anche lo stesso presidente Lombardi e il direttore della Camera di Commercio Cantone Ticino, Luca Albertoni. È indispensabile quindi far circolare l’informazione sulla creazione di questo gruppo. Speriamo che nei prossimi mesi altre aziende – oltre alla decina che già fanno parte dell’associazione – si uniscano a questo progetto. L’obiettivo, come detto, è di portare nella Svizzera italiana contratti di fornitura, difendendo quindi le capacità tecnologiche e soprattutto i posti di lavoro a sud delle Alpi. Anche da questo impegno che assumo in prima persona passerà la possibilità di avere un Ticino forte!”, conclude il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 19 febbraio 2023 de Il Mattino