Decisiva la regionalizzazione della Gendarmeria
In Ticino i furti continuano a diminuire. La tendenza al ribasso è confermata dalla Polizia cantonale, in attesa della pubblicazione della statistica federale sulla criminalità prevista per la seconda metà del mese di marzo. Pure la recente operazione “Prevena 17”, effettuata in collaborazione tra la Polizia cantonale, le Polizie comunali, la Polizia dei trasporti e le Guardie di confine per garantire nel periodo natalizio una maggiore presenza di pattuglie nel momento di forte affluenza nei negozi e nei centri commerciali, ha evidenziato una riduzione concreta dei furti con scasso, dei borseggi e dei taccheggi. Sull’arco di una ventina di giorni sono state controllate oltre 1’200 persone e quasi 800 veicoli. I fermi per inchiesta sono stati 12 e 3 persone sono state arrestate.
L’utilità delle campagne di sensibilizzazione
Un trend positivo che ha avuto inizio nel 2014 e che ingloba indistintamente tutte le regioni del Cantone, compreso il Mendrisiotto, in passato colpito ripetutamente da questo tipo di reato. A livello statistico, tutte le categorie di furti sono sensibilmente in calo nell’anno appena terminato: quelli con scasso, quelli senza scasso e quelli commessi nei veicoli.
Per me si tratta di una significativa conferma della qualità del lavoro svolto dal mio Dipartimento, e segnatamente dalla Polizia cantonale, nell’attività quotidiana di prevenzione e repressione e con la realizzazione di convincenti campagne di sensibilizzazione contro i furti (oltre alla giornata sul tema promossa a livello nazionale) e operazioni dissuasive come quella indicata in precedenza. Soprattutto i messaggi trasmessi nelle varie campagne hanno contribuito a rendere consapevole del problema buona parte della popolazione, che ha poi deciso di applicare alcuni semplici accorgimenti, rendendo la propria abitazione più sicura o correggendo dei comportamenti personali a rischio. Una serie di provvedimenti che, con un minimo sforzo, contribuiscono a ridurre notevolmente la minaccia di violazione della propria intimità casalinga e allo stesso tempo diminuiscono la percezione soggettiva del pericolo.
Sono sempre stato un promotore della collaborazione tra le varie forze dell’ordine. Posso affermare con orgoglio che la Legge sulla collaborazione fra la Polizia cantonale e le Polizie comunali (LCPol), entrata in vigore nel mese di settembre del 2015 con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento tra i due Corpi, ha contribuito in modo rilevante al raggiungimento dei brillanti risultati degli ultimi anni, anche grazie alla proficua collaborazione con le Guardie di confine.
Un migliore impiego delle risorse sul territorio
Il calo dei furti è riconducibile alle varie misure attuate sul piano organizzativo all’interno del sistema sicurezza cantonale, dove ognuno ricopre una specifica funzione che permette di rispondere alle molteplici sollecitazioni. In particolare, la regionalizzazione della Gendarmeria che, sfruttando le sinergie fra le diverse forze di polizia, consente di impiegare al meglio le risorse nell’interesse di una presenza più capillare e tempestiva sul territorio.
Per quanto riguarda il Mendrisiotto, la riduzione dei furti è stata favorita dalla chiusura notturna a titolo sperimentale per sei mesi di tre valichi, nel frattempo riaperti dal Consiglio federale senza però dare seguito alla richiesta di potenziamento del personale delle Guardie di confine. Una soluzione scaturita da una mozione della collega Roberta Pantani, che ha saputo interpretare la volontà della popolazione e che ha accresciuto il senso di sicurezza nella zona di confine. Proprio per questo motivo vi garantisco il mio impegno nel voler ripristinare quanto prima la situazione favorevole.
Infine, rinnovo a tutti voi l’invito a continuare a svolgere il prezioso ruolo di sentinella sul terreno. Sempre più cittadini informano con precise segnalazioni su situazioni anomale o comportamenti sospetti, agevolando e rendendo spesso più incisivo il lavoro della polizia nell’azione di contrasto e nella prevenzione. E questo, lo ricordo, nell’interesse della collettività.