Si è tenuta oggi a Bellinzona la quinta seduta del 2015 della Piattaforma di dialogo Cantone-Comuni – la 35. dalla sua costituzione – alla presenza del Consiglio di Stato, accompagnato dal Cancelliere dello Stato Giampiero Gianella e dal capo della Sezione enti locali Elio Genazzi, e dei rappresentanti dei Comuni ticinesi.
Il Consiglio di Stato e i rappresentanti dei Comuni hanno proseguito la discussione – avviata nella riunione della Piattaforma del 26 agosto scorso – sul preventivo 2016 del Cantone e sulle misure di risparmio destinate ad avere un impatto sulle finanze degli enti locali.
Il Governo ha ricordato che la situazione delle finanze cantonali rende necessario un intervento coordinato in tutti gli ambiti dell’azione statale, in modo da contenere il disavanzo entro il limite di 90 milioni di franchi. Pur prendendo atto delle diverse prese di posizione da parte dei rappresentati dei Comuni ticinesi, il Consiglio di Stato ha inoltre rammentato che l’onere annuo a loro carico ammonterà a circa 15 milioni di franchi.
Da parte loro, i rappresentanti dei Comuni hanno ricordato che, dal 2013 a oggi, il contributo loro richiesto ammonta già a oltre 40 milioni di franchi. Nonostante la Lettera d’intenti sulla riforma dei rapporti fra Cantone e Comuni sia già stata sottoscritta da alcuni, hanno quindi considerato iniqua la misura avanzata dal Governo, facendo anche riferimento alle diverse prese di posizione raccolte internamente nelle ultime settimane.
Più nello specifico, nel corso della discussione i rappresentanti dei Comuni hanno sottolineato come l’impatto di un tale provvedimento peserà in maniera differente sui diversi Comuni e influirà sensibilmente sul moltiplicatore di una parte di essi e quindi sugli stessi cittadini. Hanno inoltre auspicato che l’obiettivo primario sia il risanamento delle finanze cantonali, con l’invito a contribuire con un controllo più severo e rigoroso sulle misure da applicare.
Il Governo ha per contro difeso l’equità del provvedimento, calcolato sulla base delle finanze di ogni singolo Comune, illustrandolo attraverso una tabella distribuita ai presenti. Ha inoltre ricordato come, nel corso degli ultimi anni, il Cantone non abbia ridotto il sostegno ai Comuni e, anzi, nell’ottica del Preventivo 2016 si sia assunto maggiori responsabilità nel settore della sanità e della socialità.
Tra le proposte alternative avanzate dai rappresentanti dei Comuni, vi sono state quella di calcolare il contributo sulla base delle risorse fiscali e quella di rivedere a parziale compenso del riversamento al Cantone l’articolo 290 (capoverso 2) della legge tributaria, con adeguamento al rincaro dell’imposta personale comunale (invariata dal 1976), portandola da 20 a 40 franchi; una misura che potrebbe essere considerata un segnale politico a favore dei Comuni. I Comuni hanno inoltre richiesto che la misura sia limitata nel tempo. Il Governo ha preso atto delle proposte, promettendo di approfondirle.
Il Consiglio di Stato ha ribadito che è necessario trovare delle soluzioni – se Cantone e Comuni non condivideranno responsabilità e oneri – il pericolo è quello di non riuscire a raggiungere l’obiettivo di pareggio entro fine legislatura. Governo e Comuni sono consapevoli della necessità di risanare le finanze pubbliche in maniera equilibrata nell’interesse degli stessi cittadini.
Entro fine settembre, verrà data la necessaria comunicazione scritta sugli effetti delle misure per i singoli Comuni in modo da permettere loro di consolidare i relativi messaggi sui preventivi comunali 2016 entro il 31 ottobre.
La Piattaforma tornerà a riunirsi mercoledì 25 novembre.