Il Consigliere di Stato e l’acquisto dell’ex Banca del Gottardo a Lugano
Per i luganesi la sede dell’ex Banca del Gottardo, oggi di proprietà della banca EFG, edificata tra il 1984 e il 1988 su progetto dell’architetto Mario Botta, rappresenta certamente uno degli elementi architettonici di maggior pregio, grazie alla relazione di modernità che ha saputo realizzare tra il centro e il quartiere residenziale di Molino Nuovo. “Dopo parecchi approfondimenti e dopo aver considerato ogni possibile soluzione abbiamo individuato nella sede dell’EFG l’infrastruttura ideale per insediare gli uffici legati all’amministrazione della giustizia ticinese e per permettere di intervenire con la ristrutturazione totale dell’attuale Palazzo di Giustizia, ormai in condizioni precarie e non più in grado di sostenere il lavoro condotto nei vari uffici”, afferma il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
Ormai quasi 4 anni fa (si era nel novembre del 2019) il Consiglio di Stato ha presentato il messaggio al Gran Consiglio per l’acquisto dell’ex Banca del Gottardo. “È passato tanto di tempo, ma qualcosa ora si sta muovendo e questa settimana la commissione Gestione e finanze ne ha nuovamente discusso, fissando un termine a settembre per portare il rapporto in Gran Consiglio. Come anticipato dal capogruppo della Lega, Boris Bignasca, l’acquisto potrebbe poi essere sottoposto a votazione popolare, anche perché stiamo parlando di una spesa di 80 milioni di franchi. Sarebbe una bella occasione per discutere con le Ticinesi e con i Ticinesi del tema della Giustizia e far conoscere il lavoro del terzo potere del nostro Stato”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
“Nel corso dell’incontro di questa settimana con i deputati che fanno parte della commissione della Gestione ho sottolineato alcuni aspetti che ritengo essenziali per inquadrare al meglio questo passo. In primo luogo in questi anni abbiamo e stiamo investendo parecchi soldi anche a Locarno (60 milioni di franchi) e a Bellinzona (90 milioni) per la ristrutturazione delle due vecchie sedi del Pretorio. Mi sembra naturale che ora tocchi anche a Lugano, già la sede principale di alcune branchie della Giustizia. C’è poi chi, all’interno della commissione, ha paura che tutto venga accentrato a Lugano. Ho potuto spiegare che Bellinzona – oltre ad avere la prestigiosa sede del Tribunale penale federale – rimarrà sede della Pretura penale in cui ci si occupa di tutti i reati minori. A Locarno invece verrà trasferito il Tribunale delle espropriazioni, che è indipendente dal Tribunale d’appello. Una compensazione territoriale che riteniamo corretta, per garantire l’efficacia e l’efficienza della nostra Giustizia, trovando poi nella ex Banca del Gottardo una sede certamente degna e rappresentativa per la Giustizia ticinese. Ma su tutte queste cose avremo modo di riparlare, spero in modo corretto, approfondendo sia i temi finanziari sia quelli legati al lavoro dei nostri magistrati”, conclude Norman Gobbi.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 11 giugno 2023 de Il Mattino