Con il Consigliere di Stato Norman Gobbi oggi parliamo di Patriziati. Lo facciamo alla luce della recente presentazione di un nuovo studio strategico su questi enti che hanno segnato e segnano le nostre tradizioni democratiche, che difendono le nostre radici e che sempre di più sono chiamati a contribuire allo sviluppo socio-economico del Ticino, soprattutto delle sue regioni periferiche. “Se pensiamo che i nostri Patriziati, assieme, sono proprietari di una porzione decisamente importante del territorio cantonale, allora ben si comprende come sia decisiva la loro funzione. Lo studio condotto dal Dipartimento che dirigo assieme all’Alleanza patriziale (ALPA) ha confermato questa centralità. È un’opportunità che non dobbiamo farci sfuggire. E in questo senso personalmente – ma con me anche il Consiglio di Stato – credo fermamente nelle potenzialità dei Patriziati”, afferma il Presidente del Governo Norman Gobbi.
Per questo motivo la visione cantonale per il prossimo futuro vede il Patriziato “protagonista sul piano dello sviluppo economico, ambientale e culturale del Cantone È un’idea forte, che mette l’ente patriziale al centro dell’attenzione su più fronti. Quello economico, poiché gestendo e sviluppando le proprie attività i Patriziati possono fornire un prezioso contributo in diversi ambiti (ad esempio turistico, agro-forestale, artigianale, …), spesso in regioni discoste e a potenzialità ridotta. Forti della proprietà di una parte considerevole del territorio ticinese (da cui deriva anche una non indifferente responsabilità), i nostri Patriziati potranno inoltre giocare un ruolo di primo piano su un tema, quello ambientale, che acquisirà sempre maggior rilievo e significato, ritrovando così attrattività tra le nuove generazioni. Da ultimo, ma non per importanza, quali custodi delle radici, delle tradizioni e della storia, anche istituzionale, delle terre ticinesi, i patriziati avranno la possibilità di essere protagonisti anche a livello culturale e comunitario”, sottolinea Norman Gobbi.
È proprio il caso di dire che il lavoro per i Patriziati non mancherà! “Per assumere pienamente i compiti che la legge affida loro, essi devono raccogliere e vincere la sfida della modernità, adeguando le loro risorse e le loro attività ai nuovi contesti socio-economici. Molti Patriziati hanno già raccolto e fatta propria da tempo questa sfida, dimostrando anche interessanti doti progettuali. E per questo ringrazio tutti gli amministratori di questi Patriziati. Altri invece avranno bisogno di adattarsi, di “aggiustare il tiro” e di prendere nuovo slancio. La visione che abbiamo delineato è ambiziosa. Sono però convinto che i patrizi e le patrizie ticinesi, grazie al forte attaccamento al territorio e ai loro enti, con il sostegno del Cantone e di tutti i partner con cui collaborano, sapranno dimostrare il loro valore”, conclude il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.