Comunicato stampa
L’allarme è scattato con una telefonata al 117 alle ore 18.55 ieri sera, mercoledì. Un automobilista che stava percorrendo il passo del Lucomagno ha visto davanti a sé la carreggiata invasa da una valanga. Immediatamente la polizia ha avvertito tutti gli enti interessati. Sono partiti i soccorsi, perché sotto la valanga era sicura la presenza di almeno una vettura. Per fortuna tutto si è risolto al meglio: si trattava di un’esercitazione.
Con lo scopo di testare la prontezza d’intervento a seguito di un avvenimento lungo la strada del Passo del Lucomagno la Pro Lucomagno, responsabile per la gestione della strada nel periodo invernale, ha proposto ieri, mercoledì 12 febbraio dalle 18.00 alle 23.30, un esercizio di salvataggio in scala 1:1. L’operazione ha coinvolto i partner della protezione della popolazione e conseguentemente le strutture di condotta e il personale preposto al salvataggio. Questi ultimi hanno dovuto operare in uno scenario che prevedeva, appunto, la caduta di una valanga lungo la strada del Passo, con il coinvolgimento di un’auto e di un camper.L’esercizio, diretto da un quadro superiore della Polizia cantonale in stretta collaborazione con il Servizio della protezione della popolazione del Dipartimento delle istituzioni, ha visto l’impiego di un’ottantina di soccorritori provenienti dagli Enti partner della protezione della popolazione, oltre che di figuranti (messi a disposizione della Scuola Svizzera di Sci Blenio, per simulare i passeggeri dei veicoli) per rendere il tutto verosimile.
In particolare hanno collaborato: la Polizia cantonale, i corpi pompieri di Biasca e di Blenio, i servizi d’autoambulanza, l’organizzazione di protezione civile delle Tre Valli, il soccorso alpino svizzero, la REGA, la Pro Lucomagno con il proprio personale del servizio tecnico e il Centro di sci nordico di Campra (aspetti logistici).
Grazie allo scenario predisposto si è potuto testare l’attivazione della catena d’allarme e allenare il coordinamento, così come la condotta di un dispositivo d’urgenza al fronte, denominato SMEPI (Stato maggiore degli enti di primo intervento). La direzione d’esercizio ha messo l’accento sulle modalità (tecnico/tattiche) di intervento e sulle capacità di condotta, quali elementi fondamentali per riuscire ad affrontare questo genere di situazioni.
L’esercitazione, organizzata nell’ambito delle attività della Commissione dell’istruzione della protezione della popolazione (CT istr PP), ha avuto un riscontro molto positivo e ha permesso d’identificare alcuni spunti di miglioramento che verranno ora elaborati e conseguentemente implementati.