Dal Corriere del Ticino | Norman Gobbi «È stata intaccata la sacralità del voto» – Il direttore del Dipartimento delle istituzioni è categorico: «La sentenza non sembra lasciare grandi margini d’appello»
Il caso di Paradiso rappresenta un unicum nel Ticino moderno. Che idea si è fatto, leggendo la decisione del Tribunale amministrativo, il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi? «La sentenza – ci spiega – non sembra lasciare grandi margini d’appello anche se non sta a me giudicare un’eventuale ricorso del Municipio di Paradiso al Tribunale federale». Gobbi sottolinea comunque come il Cantone aveva dato indicazioni chiare ai Comuni prima dell’appuntamento elettorale. «Abbiamo organizzato varie serate informative e anche realizzato un vademecum su come gestire i problemi. Ciò nonostante in alcuni Comuni sono state riscontrate mancanze da considerare comunque più che altro come delle bagatelle. Evidentemente quella di Paradiso è una situazione diversa. Si sono palesati gravi errori di procedura che hanno inficiato l’elezione e intaccato quella che secondo me è la cosa più importante in una democrazia: la sacralità del voto. Non si può vivere nel dubbio, leggendo la sentenza, che ci siano state crasse violazioni delle indicazioni cantonali». Un caso unico, si diceva, che comporta anche l’obbligo per il Municipio di limitarsi a portare avanti la semplice gestione corrente del Comune. E, essendo appunto un caso unico, non è ancora neppure completamente chiaro cosa questo significhi e chi deciderà cosa è gestione corrente e cosa no. «In realtà – spiega Gobbi – la sentenza mette dei paletti chiari: l’attività deve essere ridotta al minimo e la progettualità rallentata o fermata. E significa anche analizzare i messaggi già votati». La Sezione enti locali sarà dunque chiamata ad accompagnare il Comune in questo periodo. Ma il Municipio non potrà neppure concedere licenze edilizie? «Questo rientra nell’ordinarietà amministrativa trattandosi di decisioni tecniche più che politiche». «Una situazione analoga – spiega Elio Genazzi, responsabile proprio degli Enti locali – vale anche per i Comuni che non consegnano i preventivi. Situazioni simili, sì, anche se alla base ci sono motivi molto diversi». Per delle nuove elezioni a Paradiso si è valutata la data del prossimo 2 aprile (in concomitanza con le elezioni per la Grande Bellinzona e per il Comune di Riviera), ipotesi che ha però perso peso visto il ricorso del Municipio a Losanna.