Cerimonia per l’insediamento della nuova console di Svezia Elisabeth Borella, che succede a Stefan Widegren, nella foto con l’ambasciatore di Svezia Magnus Hartog.
Cerimonia in grande stile al LAC di Lugano per la designazione di Elisabeth Borella di Mendrisio a console onorario di Svezia. Borella, nata a Uppsala e in Ticino da diversi decenni, afferra il testimone lasciatolole dopo 6 anni di attività da Stefan Widegren. Più di un centinaio di persone – tra cui diverse decine di consoli di altri Paesi – hanno partecipato all’incontro che ha avuto la sua parte culminante nel discorso dell’ambasciatore svedese a Berna Magnus Hartog-Holm. L’ambasciatore ha parlato degli importanti rapporti tra la Svizzera, Ticino e Svezia (non a caso anche a Lugano esiste la camera di commercio elvetico-svedese) e ha elogiato il lavoro svolto dal predecessore di Borella. “È stato un esempio – ha spiegato l’ambasciatore – di quanto un console onorario può fare per promuovere gli interessi svedesi fuori dai propri confini”. Hartog-Holm ha poi consegnato a Widegren una medaglia d’oro (con l’effige del re di Svezia) per i servizi resi.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, anche i sindaci di Lugano e Mendrisio (Marco Borradori e Carlo Croci) e il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi. Borradori ha portato i saluti della Città, presentato il LAC, e sottolineato gli stretti rapporti che esistono tra i due Paesi. Il sindaco ha anche ricordato l’arrivo, nel 2008 (durante gli europei di calcio), della nazionale di svedese a Lugano. Molto toccante il discorso di Widegren, con cui l’ormai ex console si è congedato dai suoi concittadini. Un discorso iniziato con un omaggio al Ticino. “È un privilegio poter vivere in questo luogo. Non solo per la sua bellezza, che è tra le maggiori d’Europa, ma anche per il fatto di trovarsi in mezzo a realtà straordinarie come la Svizzera e l’Italia”. Svizzera e Svezia, ha continuato Widegren “hanno molto in comune. Sono due nazioni di grande successo che però sono arrivate ai vertici internazionali in due modi diversi. Per questo dobbiamo continuare a dialogare e a scambiarci idee. Assieme ce la faremo meglio».
La Svezia è però anche una grande nazione di hockey (è ormai storica la finale dei campionati del mondo 2013 in cui la nazionale scandinava sconfisse la nostra rappresentativa per 5-1). Tra gli ospiti non poteva dunque mancare la presidentessa dell’Hockey Club Lugano, Vicky Mantegazza. E proprio parlando di disco su ghiaccio Widegren ha ricordato l’arrivo, alla Resega, del Mora IK, battuto per l’occasione (3-2) dai bianconeri.