Dal Mattino della domenica del 19 giugno 2016
Oggi prende il via l’esercizio internazionale che vede coinvolte autorità civili e militari
Ci siamo: dopo un lungo periodo di preparazione siamo nel vivo dell’esercizio ODESCALCHI, che prende il via questa mattina a Chiasso. Un esercizio internazionale nel quale sono coinvolti tutti i partner civili e militari chiamati in causa in caso di catastrofe. Lo scenario che verrà simulato nel Mendrisiotto a cavallo della frontiera è decisamente impressionante: un locomotore di manovra e un convoglio che trasporta materiale chimico si scontrano all’interno di una galleria. I territori interessati saranno quello ticinese e quello italiano: l’incidente sarà, infatti, provocato all’interno della galleria ferroviaria di Monte Olimpino, tra Chiasso e Como. Un incidente ferroviario che innescherà una reazione a catena: esplosioni, crolli dovuti all’onda d’urto, incendi nella zona boschiva adiacente alla stazione ferroviaria, blocco dell’autostrada e una nube tossica che imporrà l’evacuazione di una parte della cittadinanza.
Non si tratta di uno scenario scelto casualmente. E non è nemmeno così lontano dalla realtà. Basti pensare all’incidente ferroviario avvenuto nel 2009 a Viareggio, al quale l’esercizio ODESCALCHI s’ispira, dove un treno merci carico di gas butano deragliò nei pressi della stazione. La fuoriuscita del gas provocò violenti esplosioni che distrussero l’infrastruttura ferroviaria e diversi edifici nei dintorni. Il triste bilancio della tragedia fu di circa 1000 persone evacuate, 100 senzatetto e 22 vittime. Uno scenario che purtroppo potrebbe rivelarsi reale anche alle nostre latitudini. Proprio a Chiasso nel 2011 si è già verificato un incidente con cinque vagoni cisterna che, staccatisi da un treno merci in fase di manovra, hanno pericolosamente urtato – fortunatamente senza gravi conseguenze – un treno in sosta. Tutti episodi che fanno comprendere l’importanza di allenarsi per essere pronti a gestire una situazione straordinaria di tale portata.
In ODESCALCHI sono coinvolti per la prima volta, a fianco dell’Esercito svizzero, tutti gli enti civili di primo intervento. Polizia, pompieri, servizi ambulanza, protezione civile ed esercito nonché i partner italiani avranno la possibilità di migliorare la conoscenza reciproca, che in eventi come quello simulato diviene essenziale alfine di accrescere il benessere di tutti i cittadini. Un esercizio internazionale senza precedenti, che permetterà a tutti i partecipanti di testare l’efficacia della collaborazione con gli altri partner civili e militari svizzeri e italiani. Un esercizio che ha già portato a risultati concreti. Questa mattina sarà infatti firmato a Chiasso un accordo tra il Canton Ticino e la Prefettura di Como che ridefinisce le modalità d’intervento transfrontaliere in caso di emergenza. Un accordo fortemente voluto dal sottoscritto e in cui la novità è data dal fatto che il Ticino, in caso di necessità, potrà attivarsi immediamente e direttamente con la Prefettura di Como, senza che entrambi debbano passare dai rispettivi Stati centrali, perdendo tempo prezioso. Una semplificazione delle procedure che ha l’obiettivo di rendere più rapidi ed efficaci gli interventi a protezione della popolazione. Un altro passo concreto verso la maggior sicurezza del Ticino e dei Ticinesi!