Comunicato stampa del Consiglio di Stato |
Il Consiglio di Stato ha preso atto dei contenuti del progetto di messaggio, allestito dal Dipartimento delle istituzioni, relativo all’adeguamento della legislazione cantonale al nuovo diritto sanzionatorio federale, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2018. Un adeguamento che avrà un impatto sull’attività sia di alcuni servizi dell’Amministrazione cantonale – in particolare riferiti al settore esecuzione pene e misure del Dipartimento delle istituzioni – sia di talune Autorità giudiziarie del settore penale. In questo senso, il Governo ha autorizzato il Dipartimento delle istituzioni ad avviare una procedura di consultazione che coinvolga la Magistratura. Una decisione che s’inserisce nell’accresciuto dialogo tra Potere esecutivo e Potere giudiziario, voluto dal Dipartimento delle istituzioni che ha di recente istituito degli incontri regolari tra i rappresentanti di questi due poteri dello Stato.
In data 19 giugno 2015, le Camere federali hanno approvato la riforma parziale
dell’ordinamento delle sanzioni penali (Titolo quarto del Codice penale svizzero), volta ad accrescere l’efficacia del diritto penale. Una riforma richiesta sia dalla popolazione che dalle autorità del perseguimento penale, in merito alla quale il Consiglio federale ha fissato al 1° gennaio 2018 l’entrata in vigore.
I punti principali della revisione del Codice penale svizzero sono i seguenti:
- ripristino delle pene detentive di breve durata (a partire da un minimo di 3 giorni), con contestuale riduzione del limite massimo della pena pecuniaria da 360 a 180 aliquote giornaliere;
- eliminazione della sospensione condizionale e della sospensione condizionale parziale della pena pecuniaria;
- reintroduzione del lavoro di pubblica utilità come forma di esecuzione e non più come sanzione a sé stante;
- introduzione della sorveglianza elettronica del condannato quale forma di esecuzione (cosiddetto Electronic Monitoring);
- reintroduzione dell’istituto giuridico dell’espulsione giudiziaria dal territorio svizzero;
- rinuncia all’esecuzione per giorni (o giorni separati);
- chiarimento dell’esecuzione delle misure riguardo all’autorizzazione delle forme di regime penitenziario aperto;
- aumento da 22 a 25 anni dell’età massima per l’applicazione delle misure del diritto penale minorile.
I Cantoni hanno dovuto adoperarsi alfine di adattare la propria legislazione all’entrata in vigore del nuovo diritto sanzionatorio. In questo contesto, la Conferenza latina delle Autorità cantonali competenti in materia di esecuzione delle pene e delle misure, della quale il Ticino è membro a titolo parziale, il 30 marzo 2017 ha emanato i Regolamenti concordatari concernenti il nuovo diritto sanzionatorio, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2018.
Il Dipartimento delle istituzioni ha quindi allestito un progetto di messaggio di adeguamento della legislazione cantonale, che prevede delle modifiche della Legge cantonale sull’esecuzione delle pene e delle misure per gli adulti, che avranno un impatto sull’attività di alcuni servizi dell’Amministrazione cantonale, in particolare sull’Ufficio dell’assistenza riabilitativa del Dipartimento delle istituzioni e sull’Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi. Presso quest’ultima autorità giudiziaria, è stata altresì proposta la facoltà di attribuzione da parte del Presidente dell’Ufficio di una serie di competenze decisionali di carattere prettamente amministrativo ai funzionari giuristi ivi operanti, così da sgravare l’onere lavorativo dei magistrati. Il progetto di messaggio prevede inoltre la costituzione di un apposito gruppo di lavoro teso a valutare, sull’arco di massimo due anni, l’efficacia degli adeguamenti cantonali al nuovo diritto sanzionatorio, estendendo le proprie riflessioni a tutte le Autorità che si occupano del settore esecuzione pene e misure.
Il Consiglio di Stato ha preso atto dei contenuti del progetto di messaggio, autorizzando il Dipartimento delle istituzioni a organizzare nel corso dell’estate una procedura di consultazione che coinvolga gli interessati.