Dal Giornale del Popolo | Il Cantone dovrebbe mantenere la vigilanza cantonale su chi produce canapa light e chi la vende.
Il Consiglio di Stato ha iniziato a discutere l’aggiornamento della Legge sulla coltivazione della canapa e sulla vendita al dettaglio dei suoi prodotti (Lcan). In una nota il Governo fa sapere che «in attesa dei necessari approfondimenti, è stata riaffermata la volontà di mantenere un alto livello di vigilanza, con misure di controllo e sanzioni importanti in caso di abusi».
Il CdS si è allineato a quanto proposto dal Dipartimento delle istituzioni e ha ritenuto opportuno mantenere una regolamentazione ad hoc sul tema dei prodotti a base di canapa. Nelle prossime settimane lo stesso esecutivo cantonale valuterà le modifiche legislative necessarie per adeguare il quadro legislativo alla realtà attuale e, dopo aver deliberato in merito, sottoporrà il messaggio al Gran Consiglio.
In proposito abbiamo sentito il direttore del DI Norman Gobbi il quale, ieri mattina, ha portato il tema sul tavolo del Consiglio di Stato. «Uno dei problemi di fondo con il quale ci siamo confrontati ultimamente è il seguente: il prodotto industriale acquistato dalla grande distribuzione, come è successo ultimamente con la Coop, è sottoposto a controlli diversi rispetto al piccolo produttore. L’idea è quindi quella di sistemare il regolamento, mantenendo un sistema di controllo preventivo volto a evitare che sotto il cappello della legalità – di un prodotto ammesso dalla legge federale – si faccia passare di tutto e di più».
«Desidero anche aggiungere che proibire la vendita di un prodotto legale è complicato, ma da parte nostra vogliamo continuare a mantenere una vigilanza cantonale sulla coltivazione e la vendita e questo per avere una mappatura precisa del fenomeno. Detto ciò il Ticino ha una sua storia legata alla canapa che occorre tener sempre presente. E quindi, se da un lato dobbiamo tener conto delle leggi federali, d’altro lato occorre ricordare la nostra storia e il fatto che siamo stati i primi a legiferare sulla canapa, e lo abbiamo fatto in risposta a un disagio vissuto all’epoca».
«In questa situazione – continua – il mio obiettivo, condiviso dal Governo, è quello di mantenere un equilibrio tra una libertà che viene data dall’autorità federale con la nuova legislazione sulla canapa light e una necessità di sicurezza, di controllo e vigilanza che in Ticino è cresciuta nel tempo e che gode di un ampio consenso. Dobbiamo far attenzione che questo settore non degeneri e ci sfugga di mano. Per questo agire sulla prevenzione con dei controlli crediamo sia la strada da seguire».
Sui tempi Gobbi ci dice: «A breve il CdS modificherà il regolamento e il messaggio è già in elaborazione. Credo che ci vorranno alcuni mesi e poi lo presenteremo al Gran Consiglio».
(Articolo di Nicola Mazzi)