Chiede l’annullamento di certe disposizioni contestate. La nuova Legge sulla collaborazione tra la polizia cantonale e le polizie comunali e il relativo Regolamento d’applicazione, che entreranno in vigore a settembre, non piacciono al Municipio di Giubiasco che ha deciso di ricorrere al Tribunale federale per chiedere l’annullamento di alcune disposizioni.
Secondo l’Esecutivo cittadino la competenza di decidere quando organizzare il servizio di polizia e quanti agenti assumere deve essere lasciata alle città, che conoscono meglio la realtà locale.
In un comunicato, il Municipio sottolinea che il regolamento emanato dal Governo ticinese va ben oltre le competenze stabilite dal Gran Consiglio nella legge e che le nuove norme impongono ai comuni ulteriori compiti con costi complessivi di 12-14 milioni di franchi all’anno. Compiti che, viene sottolineato, vanno ben oltre “le funzioni di polizia locale”.
Norman Gobbi “sorpreso e sconcertato”
Il direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi si è detto sorpreso e sconcertato per questa decisione perché, “abbiamo coinvolto i comuni polo, anche quello di Giubiasco, nella stesura di questo regolamento di applicazione che vuole dare una risposta efficace ed effettiva alle richieste di maggiore sicurezza che ci vengono dai cittadini”. Oggi purtroppo, aggiunge ancora il direttore del Dipartimento delle istituzioni, prendo atto che c’è un comune e semmai un partito che questa risposta non la vuole dare.
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