Il delegato cantonale Francesco Mismirigo promuove “l’approccio realistico” del consigliere leghista
È un quadro tutto sommato positivo quello emerso dall’annuale incontro informativo sull’integrazione degli stranieri tenutosi ieri a Paradiso, ovvero il Comune che fa registrare il più alto tasso di residenti non autoctoni: il 58%. E come sta il Ticino? Promosso con riserva, verrebbe da dire. Poiché nonostante il terreno da recuperare rispetto ad altri Cantoni, nella nostra regione da qualche anno si sta lavorando tanto e bene è stato sottolineato. Chi si insedia per la prima volta sul nostro territorio in effetti può oggi contare su un servizio d’accoglienza mirato e coordinato.
Dopo aver accolto nel 2011 i principi contenuti nel programma federale d’integrazione, il Governo ha prestato particolare attenzione al mandato assegnato al delegato cantonale per la preparazione di un Programma di integrazione 2014-2017. A confermarcelo è stato proprio Francesco Mismirigo, incaricato di attuare le direttive giunte da Berna. «Negli ultimi 4 anni la situazione è nettamente migliorata» ha ammesso. «In passato infatti è mancata la volontà politica, presente in altre regioni elvetiche, di intervenire in modo pragmatico. In particolar modo dal punto di vista finanziario è stata sostenuta la realizzazione di un’efficiente rete con i Comuni, le associazioni e le strutture ordinarie quali la scuola, la formazione e il mondo del lavoro. Il merito in questo senso va riconosciuto al direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, che ha incoraggiato un approccio realistico nella gestione della situazione ticinese. Il ministro leghista ha favorito il coordinamento e il giusto equilibrio su tutto il territorio delle iniziative che, va detto, erano numerose ma poco armonizzate». Insomma, dalle parole di Mismirigo emerge che con il consigliere di Stato della Lega le cose a livello di integrazione vanno davvero bene. Un dato degno di nota.
Corriere del Ticino, 26.09.2014