Comunicato stampa
La sala del Gran Consiglio a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona ha ospitato venerdì 28 ottobre il tradizionale incontro tra il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi e gli Ufficiali e sottufficiali professionisti ticinesi. Si è trattato di un momento di dialogo e di condivisione, nobilitato quest’anno dall’ambasciatore Stefano Pontecorvo, già “Senior Civilian Representative” per la NATO in Afghanistan
È diventato un appuntamento fisso quello che vede il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi incontrare annualmente gli Ufficiali e i sottufficiali professionisti ticinesi. Un’occasione per le autorità politiche cantonali e militari di confrontarsi su temi d’attualità che riguardano l’attività dell’Esercito nel nostro Cantone.
Dopo il saluto introduttivo di Ryan Pedevilla, capo della Sezione del Militare e della Protezione della popolazione, che ha ripercorso le attività salienti del 2022 con un focus particolare sull’Esercitazione ODESCALCHI 22, ha preso la parola Norman Gobbi, il quale ha esposto le sfide, attuali a future, che attendono la Svizzera, il Cantone Ticino e il Dipartimento il Dipartimento delle istituzioni, soffermandosi sul tema migratorio e su quello energetico.
Il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha quindi risposto ad alcune domande poste dagli Ufficiali e sottufficiali, prima dell’intervento del Comandante della Scuola di stato maggiore generale – brigadiere Maurizio Dattrino – che ha tenuto a ringraziare per l’organizzazione e per il costante supporto che il Dipartimento delle istituzioni dà all’Esercito.
Il testimone è poi passato all’ambasciatore Stefano Pontecorvo, già rappresentante italiano in Pakistan e vice capo missione presso le ambasciate italiane di Mosca e Londra, il quale ha presentato, con occhio critico, la missione NATO in Afghanistan, passando dalla complessità della nazione, agli ultimi giorni della missione, conclusa con l’evacuazione dall’aeroporto di Kabul. In quella circostanza Pontecorvo ha contribuito a coordinare il ponte aereo attraverso il quale sono stati evacuati più di 124.000 afghani che lavoravano con gli alleati della NATO e i Paesi partner. Il relatore ha chiuso il suo intervento ipotizzando possibili scenari futuri su quanto potrebbe avvenire in Afghanistan.