Da L’Informatore del 27.03.2015 , di Roberta Pantani Tettamanti*
Come cittadina momò e responsabile del Dicastero Sicurezza pubblica del Comune di Chiasso, voglio testimoniare di come il nostro Distretto abbia beneficiato e beneficerà delle decisioni del Consigliere di Stato leghista Norman Gobbi.
È di due settimane fa la conferenza stampa, non a caso organizzata nel Mendrisiotto, nella quale si è presentata la nuova riorganizzazione della polizia cantonale, che dal 1° luglio approfitterà della creazione di cinque reparti. Per il Mendrisiotto ciò significa il ritorno di una sede della Polizia cantonale aperta 24 ore su 24. Dopo un primo periodo transitorio che lo vedrà operativo nei locali della gendarmeria di Chiasso, il reparto del Mendrisiotto e Basso Ceresio troverà la sua sede definitiva nel nuovo Centro di Pronto Intervento di Mendrisio, dove gli agenti della cantonale lavoreranno a stretto contatto con quelli della comunale del Magnifico Borgo.
Quella della collaborazione fra corpi di polizia non è una conseguenza dell’occupazione di locali attigui, bensì l’attuazione di una strategia messa in atto nell’ambito della sicurezza dal Cantone e dai Comuni, voluta e sostenuta in prima persona dal Consigliere di Stato Norman Gobbi. Essa è più ampia di quanto fin qui detto e coinvolge pure il Corpo federale delle guardie di confine. La collaborazione interforze significa poter moltiplicare le pattuglie che giorno e notte sorvegliano il confine e le strade del Mendrisiotto, significa ridurre i tempi di intervento, significa aumentare la reale possibilità di catturare i malintenzionati fino a renderla talmente alta dal farli desistere nei loro intenti.
Un esempio concreto del successo di questa collaborazione lo abbiamo avuto lo scorso novembre, quando su segnalazione di un cittadino (perché ognuno di noi in questa battaglia può fare la differenza) tre rumeni sono stati consegnati nelle mani della giustizia. Dopo la segnalazione alla centrale, le guardie di confine hanno individuato i malviventi grazie all’utilizzo di un drone. Il susseguente intervento congiunto di pattuglie della Cantonale, della Comunale e del Corpo federale delle guardie di confine ne ha permesso l’arresto.
Vedere le auto delle pattuglie sulle nostre strade, indipendentemente dal corpo d’appartenenza, e sentire il drone volare sopra i tetti del Mendrisiotto, non instaura in me la sensazione di vivere in un luogo poco sicuro. Al contrario mi dice che nelle nostre strade e nei nostri cieli sono messi in atto gli strumenti necessari a prevenire i crimini e a tutelare i cittadini. Mi sento quindi protetta.
Nei prossimi mesi il Ticino, Mendrisiotto compreso, approfitterà dei benefici di un altro provvedimento voluto dal Ministro Gobbi: l’aumento degli effettivi della Polizia cantonale.
La sicurezza è un investimento oneroso, di cui beneficiano tutti. I progetti sviluppati in qusti quattro anni e le decisioni prese dal Ministro Norman Gobbi hanno reso e permetteranno di rendere il cantone e il Mendrisiotto un posto migliore in cui vivere e, migliorando la percezione di sicurezza dei cittadini, ne aumentano la qualità di vita.
* Consigliera Nazionale e Municipale di Chiasso responsabile del Dicastero Sicurezza pubblica