Controlli, allentamenti e forza dei Cantoni: gli auspici del presidente del Governo
“Berna avanza su una corda tesa”, era il titolo di un editoriale di giovedì su un quotidiano ticinese. Al centro – ancora e sempre verrebbe da dire – ci sono le decisioni che il Consiglio federale vorrebbe prendere in vista di un allentamento delle misure anti Covid. Con diversi settori economici che reclamano – a ragione! – maggiori aperture. Vedremo che cosa accadrà. Ci sono però anche situazioni più puntuali a cavallo del confine che preoccupano. Se ne fa interprete il presidente del Governo Norman Gobbi. Sentiamolo: “La prima riguarda il focolaio di infezioni in quel di Viggiù, un Comune a poche centinaia di metri dal confine con Stabio e Ligornetto e dove vi sono nel raggio di alcuni chilometri ben tre valichi doganali. Il Governo ticinese ha sempre chiesto a Berna maggiori controlli lungo il confine, proprio perché i rapporti e i flussi transfrontalieri sono intensissimi e sono soprattutto dall’Italia verso la Svizzera. Ma le risposte sono state sinora deludenti. Il focolaio di Viggiù dimostra che le nostre preoccupazioni erano e sono fondate. Occorre una maggior coordinazione con le competenti autorità italiane. E lo dico anche sotto il profilo sanitario. Allo stato attuale, comunque, la limitazione della mobilità delle persone, anche transfrontaliera, rimane uno strumento fondamentale nella gestione della crisi pandemica”.
La seconda criticità nasce invece dalle restrizioni che il Governo tedesco ha posto a chi proviene dalla Cechia e dal Tirolo. Le “precauzioni” prese dall’Austria dopo tale decisione hanno indotto molti conducenti di veicoli pesanti – per evitare imbottigliamenti al Brennero – a scegliere di passare dal Ticino per raggiungere poi la Germania, evitando così di transitare dalla regione del Tirolo. “Anche qui stiamo vivendo sulla nostra pelle (e sulle nostre strade) le conseguenze di un accresciuto transito di veicoli pesanti. Abbiamo quindi immediatamente scritto a Berna di attivarsi verso le autorità tedesche per sbloccare la situazione. Vedremo come andranno le cose”, sottolinea il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi.
“Stiamo vivendo giorni delicati nei rapporti tra Cantoni e Berna. Direi anche decisivi per quella che è e sarà la nostra coesione nazionale. Sullo sfondo vi è in primo luogo la preoccupazione d’ordine sanitario a tutela della nostra popolazione, ma parallelamente – e non subordinatamente – vi è pure il futuro di importanti rami della nostra economia. Ma anche la necessità di risollevare la nostra società, da troppo confinata, quasi immobilizzata con conseguenze molto negative sui giovani, ma non solo. Tenuto conto della delicatezza del momento non è il caso di puntare il dito contro il nostro Consiglio federale. La mia speranza è che – in virtù del nostro federalismo – il Governo federale saprà dare la giusta rilevanza a quanto diranno i Cantoni nei prossimi giorni a proposito dei progressivi allentamenti delle chiusure sin qui applicate”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.