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Completamento di AlpTransit, si aggiunge un altro tassello
Incontro Guerra-Musumeci per consolidare l’intesa
«Italia e Svizzera si scambiano più di un miliardo di euro alla settimana e il 90% delle merci passa, attraverso l’asse del Gottardo, proprio dal Ticino. Purtroppo però su questo tratto, che vede il nostro Cantone perno centrale del corridoio ferroviario che va da Rotterdam al porto di Genova, le opere non sono complete, tanto che oggi tra Lugano e Milano i treni circolano a una velocità media di circa 65 chilometri orari». È per questo che il presidente del Gran Consiglio Michele Guerra da mesi si prodiga a favore del completamento di AlpTransit. Auspicio a cui, ieri, si è aggiunto un ulteriore tassello. Guerra ha infatti consegnato personalmente al ministro italiano per la protezione civile e per le politiche del mare Nello Musumeci, in visita a Bellinzona, la lettera sottoscritta da Ticino, Lombardia, Piemonte e Liguria, affidata a inizio mese anche al consigliere federale Ignazio Cassis, responsabile del Dipartimento federale affari esteri. «Un incontro positivo», ha commentato il presidente del Gran Consiglio a margine dell’incontro, osservando che, «dato l’interesse convergente, è giusto giocare di sponda».
I prossimi passi
Dello stesso avviso anche Musumeci. «Sono convinto – afferma il ministro – che dobbiamo avviare, non soltanto a partire dalla mia visita, un rapporto nuovo con il Canton Ticino e con tutti i Paesi confinanti con l’Italia per uno scambio di idee e soluzioni comuni». Obiettivo quindi potenziare ulteriormente la collaborazione per il completamento di AlpTransit, «proprio perché – evidenzia Guerra – nel 2026-2027 il governo svizzero dovrà decidere se considerare questo tema una priorità o se lasciarlo slittare dopo il 2050». Gli fa eco il ministro italiano: «Lo scambio di esperienze e capacità propositive tra uno Stato e l’altro è fondamentale. Ci sono diversi temi comuni tra i due Paesi, in particolare la centralità del corridoio ferroviario che conduce a Genova». Consegnata la petizione, quali i prossimi passi? «Sottoporremo nei prossimi giorni il tema del completamento di questa tratta all’attenzione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti immaginando un tavolo bilaterale che possa consentire uno scambio di idee e fissare obiettivi certi». Di più. «Esamineremo le istanze evidenziate nella petizione nell’ottica di organizzare un incontro per confrontarci e per capire quali siano i temi che possono essere affrontati e risolti e quali invece quelli che possono essere sì affrontati, ma solo a lunga scadenza».
Sul tavolo, anche la protezione civile
Sul tavolo, non solo il completamento di AlpTransit, ma anche la protezione civile. L’incontro di ieri tra il presidente del Gran Consiglio Guerra e il ministro Musumeci fa infatti seguito a quello tenutosi a febbraio a Roma. Oltre all’asse ferroviario, due gli altri aspetti salienti. Ovvero, rileva Guerra, «la collaborazione tra i corpi di protezione civile in caso di catastrofe e la cultura e storia migratoria tra Sicilia, Svizzera e Ticino». In merito, illustra il ministro della protezione civile e del mare, «oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo discusso di prevenzione, nonché della capacità di prevedere eventi fino a ieri inimmaginabili, come la crisi della siccità. Temi e sfide che il cambiamento climatico ha accentuato e di fronte ai quali non possiamo farci trovare impreparati». Sull’asse della protezione civile, aggiunge Guerra, «c’è già un accordo con le Prefetture di Verbano-Cusio-Ossola, Varese e Como. In tal senso, quando si tratta di imparare reciprocamente, siamo in prima fila».
Articolo pubblicato nell’edizione di martedì 29 aprile 2025 de La Regione