Comunicato stampa
È iniziata la stagione estiva del progetto di prevenzione “Montagne sicure” promosso dal Dipartimento delle istituzioni. I temi sono stati rivisti e arricchiti con alcune priorità: la segnaletica dei sentieri, la problematica dei cani da protezione delle greggi e delle vacche nutrici, oltre ai suggerimenti per chi pratica escursioni in MTB e E-Bike. La preziosa collaborazione con i numerosi partner settoriali favorisce la diffusione capillare dei messaggi.
In questi giorni si concluderà la distribuzione del materiale di sensibilizzazione realizzato nell’ambito del progetto di prevenzione “Montagne sicure” promosso dal Dipartimento delle istituzioni nel 2018. La campagna si rivolge soprattutto a coloro che frequentano la montagna soltanto occasionalmente e per questa ragione è importante che lo facciano in sicurezza “affinché la montagna sia sempre un piacere” come recita lo slogan principale.
Dallo scorso anno il progetto è stato riorganizzato con la creazione della Commissione Montagne sicure e delle sottocommissioni tecniche (estate e inverno) composte da esperti di montagna attivi nelle principali realtà alpine del Cantone: tra queste la Sezione ticinese del Soccorso alpino svizzero, le Sezioni del Club Alpino Svizzero (CAS) e della Federazione alpinistica ticinese (FAT), le capanne Ticino e il Gruppo ricerche e constatazioni (GRC) della Polizia cantonale.
“Oltre alla collaborazione e alle conoscenze a favore del progetto, questi e altri interlocutori – afferma il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi – compongono una solida rete di riferimento e, soprattutto, facilitano la diffusione dei messaggi di prevenzione, generando un interessante effetto moltiplicatore. A tutti loro va un sentito ringraziamento per il lavoro spesso svolto su base volontaria”.
Quest’anno, in aggiunta ai tradizionali campi di intervento, l’attenzione è stata posta sulla segnaletica dei sentieri (e i differenti gradi di difficoltà), sulla problematica dei cani da protezione delle greggi, su quella delle vacche nutrici ed è stato affrontato il tema della MTB (e delle E-Bike) in ragione del forte sviluppo di questo settore. Accanto all’abilità richiesta, in particolare, per la conduzione di biciclette elettriche (che rendono gli itinerari “più accessibili” non senza qualche controindicazione) è stato affrontato il tema del rispetto e della convivenza quando sul sentiero si incontrano degli escursionisti.
Tra le attività di sensibilizzazione con i classici supporti (cartacei, multimediali e social), si segnalano la seconda edizione del libretto “Consigli e informazioni per una montagna sicura” ottenibile scrivendo all’indirizzo di-montagnesicure@ti.ch. L’attività sarà completata da azioni sul terreno in collaborazione con i partner. Informazioni a riguardo verranno fornite puntualmente.
Non resta che augurarsi che l’impegno di molti sia premiato da un’estate tranquilla per la popolazione locale e per gli ospiti dal punto di vista degli infortuni e degli incidenti.