Il Consigliere di Stato Norman Gobbi e il Comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi hanno presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa, una serie di modifiche alla Legge cantonale sulla polizia. I nuovi articoli, frutto di un lungo lavoro preparatorio, sono stati al centro di una ampia fase di consultazione.
Nel corso della consultazione – che ha visto coinvolti Ministero pubblico, Magistrato dei minorenni, Consiglio della magistratura, Divisione della giustizia, Associazione dei giudici di pace, Pretura penale e Incaricato cantonale per la protezione dei dati – sono state raccolte numerose osservazioni, che hanno permesso di affinare la bozza di Messaggio sottoposta al Consiglio di Stato.
Le principali modifiche contenute nella proposta di revisione normativa riguardano:
– Custodia di polizia – La Polizia cantonale potrà decidere la privazione della libertà temporanea nei confronti di persone che rappresentano un grave e imminente pericolo per l’integrità fisica o psichica propria o di altre persone; ad esempio, un individuo aggressivo e in preda all’alcol o a sostanze psicoattive. Come accade in altri Cantoni, la misura potrà avere una durata massima di 24 ore.
– Trattenuta e consegna di minorenni – Una nuova norma regola le modalità di trattenuta di minorenni da parte della Polizia cantonale, per il tempo necessario alla loro riconsegna a chi ne detiene la custodia o all’Autorità regionale di protezione, dovrà essere eseguita in locali di polizia adeguati. La misura risponde alla crescente esigenza di gestire in modo adeguato episodi che vedono coinvolti giovani fuggiti da casa o che frequentano luoghi non adatti a loro, talvolta sotto influsso di alcol o di altre sostanze dannose.
– Indagini preventive – Analogamente a quanto accade in altri Cantoni, anche la Polizia ticinese potrà disporre di strumenti d’inchiesta preventivi: osservazione, indagine in incognito, inchiesta mascherata, sorveglianza discreta. Le nuove norme, elaborate nel rispetto del quadro legale attuale e secondo le indicazioni della Conferenza dei Direttori dei Dipartimenti cantonali di giustizia e polizia, permetteranno agli agenti di agire con maggiore efficacia prima dell’apertura di un procedimento penale, ad esempio nell’ambito della lotta al traffico di stupefacenti e a reati come la pedofilia su internet.