Gobbi: decisioni più rapide e meno oneri per il Cantone con la gestione federale
La riforma in materia di asilo, che prevede la creazione di nuovi centri federali, distribuiti in sei regioni della Svizzera, e che ipotizza la ripartizione dei richiedenti in base alla popolazione residente in ognuna di esse, potrebbe portare delle «migliorie» anche al Centro di registrazione e di procedura di Chiasso. A prevedere questa possibilità è il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi che, interpellato da questo giornale, dichiara che gestendo direttamente le procedure «la Confederazione dovrebbe assumersi anche parte degli oneri che attualmente sono a carico dei Cantoni.
La modifica implicherebbe pure decisioni più rapide sulle richieste con un conseguente allontanamento più svelto dei casi problematici». Per questi ultimi, stando al progetto di dichiarazione congiunto di Confederazione, Cantoni e Comuni svelato sabato dalla radio svizzero tedesca SRF e di cui l’ats ha ottenuto una copia, è prevista la realizzazione di due appositi centri in Svizzera ma non è ancora dato sapere dove potrebbero sorgere.
I futuri centri federali disporranno in totale di 5.000 posti per ospitare richiedenti l’asilo e saranno suddivisi in sei cosiddette «regioni d’asilo» proposte dalla Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia e delle opere sociali. La Svizzera centrale e il Ticino, che costituiscono una delle zone, dovrebbero ospitare 690 richiedenti; la Svizzera orientale (con i Grigioni) 700; il canton Zurigo e il canton Berna, che costituiscono due zone, rispettivamente 870 e 620; la Romandia 1.280 e la Svizzera nordoccidentale 840. In ognuna delle sei regioni saranno previsti un centro d’accoglienza e un massimo di tre strutture per persone in attesa di espulsione dalla Svizzera.
Corriere del Ticino, 03.03.2014