Con l’impulso del Governo ripartono i processi di fusione. Sobrio in difficoltà (ri)tenta di unirsi con Faido. E anche nella Bassa Valle si torna a parlare di un Comune unico. Prato Leventina ci ripensa e spinge verso l’Alta Valle.
Una avviata, una in piattaforma di lancio, l’altra marcia sul posto. In Leventina le prossime grandi manovre per la riforma dei Comuni che dovrebbe portare ad una ulteriore riduzione di Municipi. Lo scorso dicembre, rompendo gli indugi, il Consiglio di Stato ha istituito la Commissione di studio per l’aggregazione di Sobrio con Faido. Si tratta in sostanza di una prima importante decisione per organizzare la Valle Leventina in tre Comuni. Negli anni passati, Sobrio non guardava affatto a Faido, bensì a Giornico e Bodio. Il Governo con questa decisione ha definitivamente rigettato il progetto sottopostogli nel luglio 2011 dalla Commissione di studio preposta allo studio aggregativo fra i Comuni di Bodio, Giornico e Sobrio ed ha conseguentemente pure respinto l’istanza presentata sotto forma di petizione popolare. Nelle ultime settimane, però, è riscoppiato un “caso Sobrio” che sta mettendo in difficoltà il piccolo centro della Traversa ingessato da veti incrociati all’interno del Municipio e del Consiglio comunale. Risultato: la Sezione enti locali è intervenuta dopo le dimissioni in massa di Municipio e Consiglio comunale chieste da una ventina di aventi diritto di voto e si attendono nuovi sviluppi che potrebbero intralciare il processo aggregativo con Faido. Tutto da rifare per quanto riguarda i Comuni della Bassa Valle (Bodio, Giornico, Personico e Pollegio). Dopo la bocciatura del Consiglio di Stato dello studio che intendeva annettere anche Sobrio, una raccolta di firme chiede che si vada verso la fusione a quattro e sarà evasa non appena esaurita la procedura d’approfondimento in corso presso il Dipartimento delle istituzioni. Per quanto riguarda l’Alta Leventina, invece, qualcosa si muove dopo la bocciatura popolare del 2007. Le alte mura alzate dagli Esecutivi di Bedretto, Dalpe e Prato Leventina sulla fusione con Airolo e Quinto sembrano sgretolarsi. Alla fine dello scorso anno, il Consiglio comunale di Prato Leventina quasi all’unanimità ha chiesto al Municipio – che per tre quinti è contrario all’aggregazione – di attivarsi con Bellinzona per promuovere uno studio che valuti l’unione con gli altri centri dell’Alta Leventina proprio come auspicato dal Governo soprattutto dopo che il patrizio di Quinto, Norman Gobbi, ha preso in mano il Dipartimento delle istituzioni.
Da GdP, Bellinzona, del 25.02.2013