Maltempo in Vallemaggia, Chiesa: “monitoriamo costantemente la situazione”

Maltempo in Vallemaggia, Chiesa: “monitoriamo costantemente la situazione”

A seguito dell’allerta maltempo emessa da MeteoSvizzera, lo Stato maggiore regionale di condotta aveva previsto, per questa mattina, un’evacuazione per alcune località dalla Val Lavizzara e della Valle Bavona. “Le persone sono state contattate, nessuno ha necessitato il nostro aiuto”, ha spiegato Federico Chiesa, del Dipartimento delle Istituzioni.

Per la giornata di oggi MeteoSvizzera ha diramato un’allerta per forti temporali di grado 4. Oltre a questo ieri la Polizia cantonale ha invitato la popolazione a prestare particolare attenzione alla situazione idro-geologica. Una situazione che ha spinto lo Stato Maggiore Regionale di Condotta (Smrc) a disporre l’evacuazione degli abitanti della Val Lavizzara e della Val Bavona, le zone più colpite della Vallemaggia dal nubifragio registrato la notte tra il 29 e il 30 giugno. “Grazie al supporto delle autorità locali siamo riusciti a contattare tutte le persone che risiedono in queste zone di pericolo”, ha spiegato a Ticinonews Federico Chiesa, capoufficio della Sezione del militare e della protezione della popolazione del Canton Ticino. “In Val Lavizzara nessuno si trovava all’interno delle proprie abitazioni, così abbiamo detto loro di non recarsi nelle aree a rischio. Lo stesso è stato fatto per chi abita in Val Bavona”.

“Nessuno ha chiesto di essere evacuato”
Delle persone presenti in Val Lavizzara e Val Bavona, ha continuato Chiesa, “nessuno ha chiesto di essere evacuato, significa che si sono organizzati privatamente trovando alloggi alternativi”.

“Situazione costantemente monitorata”
Le autorità Cantonali sono in costante contatto con MeteoSvizzera, così da avere “un aggiornamento sulla situazione d’allerta meteorologica prevista fino alla tarda serata di quest’oggi”. Per ora “è quindi prematuro dire alla popolazione quando potrà rientrare al proprio domicilio”. In Vallemaggia sono anche presenti alcuni militi della Protezione civile “che monitorano la situazione in loco, in particolare per quanto riguarda i due riali considerati potenzialmente pericolosi. Se dovessero osservare un importante aumento del flusso verrà ordinato il blocco dei passaggi”. Mentre per il ponte di Visletto, se la situazione dovesse peggiorare, le autorità “si riservano la possibilità di bloccare il traffico veicolare sulla struttura e, in caso estremo, anche quello pedonale”.

 Da www.ticinonews.ch