Dal Mattino della domenica | Costruiamo insieme il Ticino di domani per essere più competitivi anche fuori dai confini cantonali
Tra una settimana esatta saremo tutti riuniti insieme ai nostri cari per festeggiare il Natale. Un appuntamento che ci rammenta che manca poco al termine del 2016. Per un politico è tempo di bilanci e di uno sguardo attento a quello che sarà il futuro. Tante le sfide e i progetti che hanno toccato il nostro Ticino nell’anno che sta per finire. Ripercorrendo i momenti salienti non posso che soffermarmi sul mese di giugno, quando è stato inaugurato il tunnel di base del San Gottardo entrato in funzione qualche settimana fa. Un appuntamento con la storia e aggiungo io con il nostro futuro. Un collegamento che ha ridefinito la mobilità interna e ha portato il nostro Cantone a trovarsi molto più vicino al resto della Svizzera; un aspetto che rappresenta un’opportunità per rilanciare la competitività dell’economia ticinese a livello nazionale e internazionale.
Oggi più che mai, con l’apertura del tunnel di base che ci avvicina al cuore della Svizzera, dobbiamo essere forti e compatti nel rivendicare oltre Gottardo le nostre esigenze: non sono piagnistei come alcuni un po’ facilmente li dipingono, dimenticandosi che siamo incastonati in una regione di una Penisola in grandi difficoltà economiche e occupazionali, e con oltre 60’000 frontalieri che varcano il confine ogni giorno.
Uno dei pilastri per rafforzarci, è quello di consolidare lo scheletro del nostro Cantone, costituito dai Comuni. La geografia comunale è tornata d’attualità, dopo un periodo di relativa calma e assestamento. Il prossimo mese di aprile ci saranno le elezioni sia del nuovo Comune di Riviera e, qualche chilometro più a Sud, del nuovo Comune di Bellinzona: una sfida nuova e impegnativa, perché si tratta di avviare un’inedita realtà costituita da 13 ingranaggi, ovvero gli ex-Comuni. La Lega dei ticinesi potrà giocare la sua partita e rivestire un ruolo importante, proprio perché stiamo mostrando che anche a livello locale stiamo crescendo e svolgendo egregiamente i nostri compiti. Anche nella valle del nostro Presidente del Gran Consiglio – Fabio Badasci – il progetto per un Comune unico della Valle Verzasca è stato riattivato con convinzione. In Vallemaggia, Valle di Blenio, Leventina, Valle di Muggio, Valle Onsernone e nelle Centovalli le esperienze sono state positive, a conferma di come sia l’occasione per i cittadini verzaschesi di dotarsi di un Comune solido e promettente grazie alle proprie peculiarità.
Le aggregazioni costruiscono un Ticino progettuale e forte, meno frazionato e legato alle solite beghe di quartiere. Si tratta di requisiti fondamentali per inserirci con forza e tonicità nella concorrenza intercantonale che non fa sconti a nessuno.
Come Direttore del Dipartimento delle istituzioni sono convinto che Municipali e Consiglieri comunali – soprattutto i nostri! – sanno e sapranno promuovere i progetti di sviluppo senza sottovalutare l’attenzione alle esigenze più puntuali e quotidiane dei Ticinesi, da Chiasso ad Airolo. L’esperienza mi – e ci – insegna che le opportunità superano abbondantemente i rischi che si celano dietro le aggregazioni. Certo, ci vuole rodaggio, fatica e capacità di adattamento sia nelle Valli sia nei centri urbani.
Per ridare forza e futuro al nostro Cantone dobbiamo continuare con il cantiere del Ticino di domani, così come tracciato nel Piano cantonale delle aggregazioni. Un Ticino con più ossa e meno ossicini, equilibrato e agile, saprà rafforzare le sue realtà urbane e periferiche, guadagnando il peso che gli spetta e che spesso oltre Gottardo viene sottovalutato. Il nostro peso sullo scacchiere svizzero ce lo riprenderemo, e partiremo dalle radici del federalismo: Comuni capaci e vicini ai cittadini e ai loro bisogni.
NORMAN GOBBI, CONSIGLIERE DI STATO E DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DELLE ISTITUZIONI