Il Consigliere di Stato dopo la decisione di acquistare l’ex Banca del Gottardo
È un passo decisivo quello fatto dal Consiglio di Stato: la proposta di acquistare per 80 milioni di franchi l’immobile ex Banca del Gottardo, firmato Mario Botta, oggi di proprietà di EFG Bank SA, in centro Lugano, nonché di programmare la completa ristrutturazione dell’attuale Palazzo di Giustizia permetterà di realizzare il Polo logistico delle autorità giudiziarie ticinesi. “Siamo giunti a una soluzione ottimale, dopo un lungo iter fatto di analisi, di possibili soluzioni, di proposte alternative – afferma il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. Oggi mettiamo sul tavolo la visione definitiva di quelli che saranno gli spazi necessari alla magistratura per funzionare al meglio. Da un lato avremo una sede prestigiosa, come è doveroso che sia, grazie all’edificio progettato dall’architetto Botta, e dall’altro lato ci assicuriamo la possibilità di avere per i prossimi decenni il necessario spazio a disposizione per questi servizi essenziali per la collettività.”
A Lugano si concentreranno così le Autorità inquirenti (Ministero pubblico, Magistratura dei minorenni, Polizia), le Autorità giudiziarie (Tribunale d’appello, Pretura civile di Lugano, Tribunale d’espropriazione, Uffici del giudice dei provvedimenti coercitivi, Pretura penale e Consiglio della Magistratura), altri servizi amministrativi cantonali (Servizio nuove entrate dell’Ufficio della migrazione, Ufficio dell’incasso e delle pene alternative), nonché altri servizi amministrativi del Luganese, sempre del Dipartimento delle istituzioni (e qui intendo l’Ufficio del registro fondiario, dell’Ufficio di esecuzione, dell’Autorità di prima istanza LAFE, dell’Ufficio dei fallimenti, dell’Ufficio dello Stato civile, della messaggeria e verosimilmente delle Autorità regionali di protezione). “Andiamo a realizzare – sottolinea il Consigliere di Stato Norman Gobbi – ciò che la nostra Costituzione prevede. Se Bellinzona è capitale politica del Cantone, Lugano è la capitale della Magistratura. Senza però dimenticare che sarà assicurata in ogni regione la presenza di quelle autorità di maggior prossimità ai cittadini, ad esempio le Preture e le future Autorità di protezione una volta cantonalizzate. Il lavoro per portare a tetto questa impostazione è purtroppo ancora lungo. Ne sono cosciente. Però come politici abbiamo il dovere di trovare soluzione durature. Nel settore delle infrastrutture, che come Stato dobbiamo mettere a disposizione della Giustizia, oggi abbiamo tracciato una direzione chiara. Certamente ne beneficia la Città di Lugano e la sua popolazione, ma il servizio garantito in stabili dignitosi e rappresentativi darà quell’immagine positiva che la Giustizia merita anche dal punto di vista architettonico, che andrà a rafforzare il suo ruolo – già oggi percepito positivamente – nella popolazione ticinese tutta”, conclude il consigliere di Stato Norman Gobbi.