Comunicato stampa
La Centrale Comune di Allarme (CECAL) avrà presto un nuovo inquilino. Questo grazie all’insediamento della Federazione Cantonale Ticinese Ambulanze (FCTSA) e della sua Centrale d’allarme cantonale (144). Un arrivo legato ad una partenza, poiché la FCTSA occuperà gli spazi lasciati liberi dalla Direzione del Comando del Corpo delle Guardie di confine regione IV, spostatasi a Lugano, la cui Centrale operativa resterà invece ancora a Bellinzona. Si concretizza in questo modo l’obiettivo di riunire sotto lo stesso tetto tutti gli enti cantonali attivi nelle situazioni di emergenza. Una sinergia andata sempre più intensificandosi, in particolare vista anche l’attuale situazione sanitaria.
Il Consiglio di Stato ha approvato nella seduta odierna il messaggio che chiede al Gran Consiglio un credito di 158’000 franchi per le opere necessarie all’insediamento del 144 e per l’ampliamento della superficie a disposizione della Polizia cantonale alla CECAL. Il Governo, dopo lo spostamento a Lugano del Comando del Corpo delle Guardie di confine regione IV, ha verificato la disponibilità di altri possibili affittuari compatibili con la destinazione degli spazi in questione. È stato quindi individuato l’insediamento della FCTSA e della sua Centrale d’allarme cantonale (144). Una soluzione che ha il pregio di riunire sotto lo stesso tetto tutti i Servizi centrali delle luci blu del Cantone come auspicato originariamente nel concetto della CECAL, permettendo così di concretizzare un traguardo importante e strategico, perseguito da tempo, per la centralizzazione della condotta degli enti di primo intervento a livello ticinese. Il nuovo inquilino della CECAL occuperà una superficie di circa 440 metri quadrati, mentre la superficie libera rimanente, pari a poco meno di 100 metri quadrati, verrà invece attribuita a servizi interni della Polizia cantonale, per soddisfarne le accresciute esigenze logistiche.
Con l’arrivo della FCTSA e del 144 presso la CECAL si intende ulteriormente ottimizzare il lavoro degli enti di primo intervento sul territorio ticinese, riducendo i tempi di reazione e azione in caso di eventi, a beneficio della popolazione ticinese.