Da Ticinonews.ch
La sezione della circolazione ha dato l’ok all’evento, che si terrà il 1° settembre. “Stiamo valutando un ricorso” dichiara invece il deputato PS
Rally Ronde: il Cantone dice sì. Il via libera alla manifestazione motoristica, che si svolgerà il prossimo primo settembre fra Isone, la Valcolla e il Mendrisiotto è stato notificato martedì sera a Comuni e organizzatori e verrà pubblicato sul Foglio Ufficiale. A dare l’ok la Sezione della circolazione che ha considerato rispettati sia i preavvisi dei Comuni del Basso Mendrisiotto, sia i vincoli del Piano di risanamento dell’aria.
Ma la polemica è ben lungi dal placarsi. Il fronte contrario all’evento si dice infatti già pronto a inoltrare ricorso. Il nodo questa volta è legato alla giornata pre-gara: ovvero il 31 di agosto.
Giorno in cui il PRA vieta manifestazioni motoristiche e in cui – allo stesso tempo – il programma del rally prevede due passaggi importanti: la sfilata delle vetture su corso San Gottardo e il controllo delle vetture che dovranno spostarsi attraverso le strade cantonali presso un’area industriale nel Comune di Balerna.
Decisamente contrario alla disputa della gara il 1. settembre, il PS Ivo Durisch, che spiega così le motivazioni del suo movimento ai microfoni di TeleTicino.
“Stiamo valutando l’eventuale ricorso, che ancora una volta sarà a ridosso del Rally, per cui, verosimilmente, non avrà nessun effetto, purtroppo, in barba ad una sentenza del tribunale cantonale amministrativo. L’anno scorso, la sentenza dello stesso tribunale recitava che “gli avvicinamenti alla gara e gli spostamenti per effettuare eventuali prove dal Mendrisiotto al Luganese, sono parte integrante del Rally, per cui, come tali, devono venir fatti dal 1. settembre in avanti. Se dovessero avvenie il 31 o il 30 agosto, questi violerebbero una sentenza del Tribunale federale e, in questo caso, valuteremo se fare ricorso”, conclude Durisch.
Assolutamente di parere contrario di Durisch, il capo della Sezione della Circolazione Cristiano Canova.
“Venerdì 31 agosto non è previsto nulla che necessiti dell’autorizzazione citata da Durisch. I trasferimenti cui fa riferimento la sentenza del tribunale amministrativo dello scorso anno, non si riferiscono ovviamente ai trasferimenti all’interno della gara, tra una prova speciale e l’altra, che si terranno soltanto il 1. settembre”, precisa Canova.
Insomma, i pareri divergono, ma la partita non sembra ancora chiusa. Anche perché, prosegue Durisch “Il grande problema di fondo resta: ed è un problema di principio: ci troviamo con un programma di risanamento dell’aria, che vieta manifestazioni motoristiche fino alla fine di agosto e ci ritroviamo con il via del Rally all’inizio di settembre. Ci sembra, comunque, una provocazione, che ci vuole far passare per i soli ‘cattivi’. Non è affatto così. La questione è grave, tanto che gli organizzatori avrebbero potuto far disputare la gara una settimana più tardi”, conclude il deputato PS in Gran Consiglio.