Da LaRegione di martedì 1.marzo 2016 un’intervista al già Segretario generale del Dipartimento delle istituzioni sul tema del littering
La nuova Legge sull’ordine pubblico e le norme municipali, le spiegazioni del Dipartimento
Santini: i Comuni avranno comunque potere di apprezzamento, per esempio in caso di recidiva
Quale fine faranno le attuali ordinanze municipali contro il littering una volta che entrerà in vigore la riformata legge cantonale sull’ordine pubblico (Lorp), la quale assegna ai Comuni la competenza di multare anche coloro che “sporcano, imbrattano o in altro modo insudiciano il suolo o beni pubblici”? «Siccome il diritto superiore, nella fattispecie la legge cantonale, prevale su quello inferiore, le normative locali decadranno o perlomeno andranno riviste per renderle conformi, qualora non lo siano, alla nuova Lorp», dice alla ‘Regione’ l’avvocato Guido Santini , segretario generale del Dipartimento istituzioni sino a un paio di settimane fa (sarà in pensione da aprile), ma su incarico del consigliere di Stato Norman Gobbi ancora responsabile del dossier. «Per quel che riguarda in particolare l’ammontare delle sanzioni pecuniarie, faranno quindi stato – aggiunge Santini – le disposizioni del regolamento di applicazione della Lorp».
Quel regolamento il cui progetto è stato messo in consultazione nel dicembre scorso dal Dipartimento dopo il sì parlamentare, il mese prima, all’ampia revisione della Legge sull’ordine pubblico e alla normativa sul divieto di celare il viso negli spazi pubblici (bandito pure il burqa). Ebbene, per le multe comminate per “imbrattamento di beni pubblici” il testo confezionato dal Cantone prospetta la seguente forchetta: da 200 a 500 franchi. Il Municipio di Lugano considera l’importo massimo troppo basso: suggerisce allora di portarlo da 500 a 1’000 franchi. Che sarebbe comunque molto al di sotto del massimo previsto dalle disposizioni cittadine del settembre 2014 su littering e vandalismi: “Le infrazioni alle norme della presente Ordinanza sono punibili con la multa fino a 10’000 franchi, ritenuto un importo minimo di 500 franchi per le infrazioni che hanno come oggetto beni culturali”. Il tetto di 10mila franchi è contemplato da altre ordinanze municipali, per esempio, per restare alle città, quelle di Bellinzona e Mendrisio.
«Anzitutto – tiene a puntualizzare Santini a proposito della presa di posizione di Lugano – il regolamento che abbiamo posto in consultazione afferma che gli esecutivi locali “applicano, di principio, i seguenti importi di multa”. Di principio. E ciò allo scopo di avere, come auspicato altresì dal Gran Consiglio, un’unità di prassi sull’intero territorio ticinese per l’applicazione, anche, della norma contro il littering, ora ancorata a una legge cantonale». Ossia alla nuova Lorp. «Quanto alla forchetta da noi proposta, ci siamo basati – continua il già segretario generale del Dipartimento, che sta valutando le osservazioni inoltrate in merito al progetto di regolamento – sull’esperienza e la giurisprudenza della magistratura penale alla quale nell’ambito delle contravvenzioni spetta il perseguimento delle infrazioni all’odierna Legge sull’ordine pubblico. Competenza, questa, che quando la riforma entrerà in vigore passerà ai Comuni». Santini evidenzia poi un’altra disposizione della bozza di regolamento: «La disposizione secondo cui in caso di recidiva, di condizioni economiche agiate o di particolari condizioni personali dell’autore dell’infrazione, gli esecutivi comunali possono applicare – esercitando così il loro potere di apprezzamento – importi di multa superiori a quelli indicati in linea di principio, fino al massimo previsto dalla Lorp e dalla Legge sulla dissimulazione del volto». Ovvero sino a 10mila franchi. «Alla luce dell’esito della consultazione, chiariremo questo e altri aspetti nel definitivo rapporto esplicativo concernente il regolamento – fa sapere Santini —. Il Cantone organizzerà pure degli incontri informativi con le polizie comunali».