Il Dipartimento delle istituzioni, con riferimento agli articoli apparsi in data odierna sul quotidiano La Regione Ticino rispettivamente sul sito web TIO.ch relativi alla presunta chiusura della Commissione integrazione cantonale per l’integrazione degli stranieri e la lotta contro il razzismo (CISR) nonché alle dimissioni del suo presidente Fulvio Pezzati, ritiene necessario chiarire alcuni aspetti al fine di fornire una completa e corretta informazione alla popolazione.
A seguito delle riflessioni deI Direttore del Dipartimento delle istituzioni, il Consiglio di Stato è stato informato sul nuovo progetto inerente il tema dell’integrazione. Esso intende migliorare il servizio della Commissione e permettere ai suoi membri di meglio svolgere le mansioni assegnati anche dalla Confederazione. Il presidente della CISR è dimissionario con effetto al 31.12.2011 dopo essere venuto a conoscenza dei summenzionati sviluppi.
Si precisa che con l’inizio del 2012 verrà dato avvio ad un programma d’integrazione diverso, dinamico e che meglio si adatta alle esigenze e all’evoluzione della società. Nel contempo la Commissione sarà rinnovata sia per quanto riguarda i membri che la comporranno, sia per il nome che le verrà assegnato. Nome più conforme ai nuovi compiti che sarà tenuta a perseguire.
È infatti chiara volontà del Direttore del Dipartimento delle istituzioni continuare la promozione di una corretta integrazione nel reciproco rispetto delle parti coinvolte.
L’obiettivo è di allargare il concetto di prevenzione della discriminazione e di avere una Commissione non composta solo da membri di connotazione politica e partitica. Il progetto sottoposto al Consiglio di Stato, sul quale si esprimerà a settembre, prevede di allargare la partecipazione alla stessa a membri in rappresentanza della società civile e delle principali comunità straniere.
“Anno nuovo, commissione nuova”, potremmo riassumere con queste parole quanto ha intenzione di proporre il Consigliere di Stato Norman Gobbi. Quanto scritto sui due mezzi massmediatici è dunque errato e impreciso. L’integrazione degli stranieri in Ticino continua.