È lo slogan della campagna di “Montagne sicure”. Tra le novità di quest’anno i consigli di comportamento nel caso di incontri con il lupo e di fulmini.
Sempre più persone vanno in montagna. “Un interesse cresciuto in maniera esponenziale, spinto anche dalla pandemia che aveva imposto a tutti spostamenti limitati in spazi non troppo frequentati”, scrive il Dipartimento delle Istituzioni. Con l’inizio dell’estate è così partita la quinta stagione del progetto di prevenzione “Montagne sicure” che quest’anno ha un nuovo slogan: “Liberi e sicuri”. Nuovi per quest’anno anche i consigli sul comportamento da adottare in caso di incontri ravvicinati con il lupo o di fulmini, “eventi inaspettati dove il tempo di reazione è minimo”.
Il rischio zero “non esiste”
La campagna, si legge, “è rivolta alle persone che frequentano la montagna soltanto occasionalmente e senza specifiche competenze tecniche, in primis le famiglie con figli. Categoria che “nelle ultime estati non è stata toccata da gravi incidenti, ad eccezione della tragedia avvenuta in Val di Blenio, dove -ricordiamo- hanno perso la vita due giovani”. Mentre più colpiti da eventi tragici “sono state le persone esperte e preparate”. Per Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni, “l’imponderabile non si può azzerare, ma ridurlo in maniera considerevole sì: per questo motivo credo fermamente nella sensibilizzazione e nella prevenzione, con progetti in differenti ambiti, convinto del contributo che possono dare alla riduzione di episodi negativi e spesso senza rimedio”
Il sostegno degli esperti di montagna
“Il progetto”, continua il comunicato, “può avvalersi del sostegno di esperti di montagna attivi nelle principali realtà alpine del Cantone: la Sezione ticinese del Soccorso alpino svizzero, le Sezioni del Club Alpino Svizzero (CAS) e della Federazione alpinistica ticinese (FAT), le capanne Ticino e il Gruppo ricerche e constatazioni (GRC) della Polizia cantonale. Integrano le loro competenze partner nazionali come Rega e MeteoSvizzera, rispettivamente aziende attive nella prevenzione di infortuni quali Suva e Upi”.
Consigli anche via social
Diversi i mezzi per supportare la campagna di sensibilizzazione. Tra questi “la nuova edizione dell’apprezzato libretto “Consigli per una montagna sicura” ottenibile in forma cartacea scrivendo all’indirizzo di-montagnesicure@ti.ch oppure scaricabile dal sito web e la realizzazione di una serie di video sui comportamenti virtuosi per la propria sicurezza da tenere in alta quota. Il progetto è inoltre integrato sui profili Facebook e Instagram di Ticino sicuro, alla pari degli altri cinque progetti di prevenzione del Dipartimento”.
Da www.ticinonews.ch
****
Sensibilizzazione anche su lupi e fulmini
Come agire se si incontra un lupo in montagna e i comportamenti da tenere in caso di fulmini durante una passeggiata. Sono queste le due principali novità della campagna di prevenzione Montagne Sicure per l’estate alle porte. L’iniziativa, promossa dal Dipartimento delle istituzioni (Di), vuole sensibilizzare la popolazione – in particolare le persone che frequentano la montagna solo occasionalmente e senza specifiche competenze tecniche, in particolare le famiglie con figli – su questi due “temi d’attualità”. Quella degli escursionisti occasionali è un’ampia fascia di frequentatori della montagna che lo scorso anno, si afferma nella nota stampa, non è stata fortunatamente toccata da gravi incidenti, ad eccezione di quello capitato lo scorso settembre in val di Bleino. “Allo stesso tempo, invece, si sono purtroppo registrati più decessi in alta quota di persone esperte e preparate, nella quasi totalità dei casi per fatalità”. A tal proposito il direttore dei Di Norman Gobbi, citato nel comunicato, afferma: “L’imponderabile non possiamo azzerarlo, ma ridurlo in maniera consapevole sì. Per questo motivo credo fortemente nella sensibilizzazione e nella prevenzione, con progetti in differenti ambiti, e sono convinto del contributo che possono dare alle riduzioni degli episodi negativi e spesso senza rimedio”.
Diversi i suggerimenti che la campagna Montagne Sicure, giunta alla sua quinta stagione, suggerisce nel caso si incontri un lupo sui sentieri di montagna. Tra questi – indicati dall’Ufficio caccia e pesca – ci sono: mantenere la calma, fermarsi e osservare la situazione; lasciare sempre una via di fuga libera al lupo; se l’animale non si allontana o non ha visto gli escursionisti, parlare con un tono di voce alto e fare rumore. Infine: tenere al guinzaglio il proprio cane e posizionarsi fra lui e il lupo.
Per quanto riguarda le situazioni con temporali e fulmini, al fine di evitare incidenti, Montagne Sicure consiglia di prevedere sempre una via di fuga o di riparo; trovare un incavo o una conca o comunque allontanarsi dall’oggetto più alto; stare lontani dalle antenne e non posizionarsi sotto alberi.
Faranno parte della campagna di sensibilizzazione – oltre a messaggi sui media e via social – anche alcune esercitazioni sul terreno e la presenza di materiale informativo a manifestazioni sportive ed enogastronomiche.
Articolo pubblicato nell’edizione di sabato 24 giugno 2023 de La Regione
****
Alla scoperta delle vette in tutta sicurezza
Al via la quinta edizione del progetto «Montagne sicure», promosso dal Dipartimento delle istituzioni Tra le novità, alcuni consigli in caso di incontro ravvicinato con il lupo e i comportamenti da adottare in presenza di fulmini
Prima di affrontare un’escursione, è bene prepararsi. Al via la quinta edizione del progetto di prevenzione «Montagne sicure», promosso dal Dipartimento delle istituzioni. L’interesse per la montagna, negli ultimi anni, è cresciuto in maniera esponenziale, spinto anche dalla pandemia. Ma prima di affrontare un’escursione è bene prepararsi. Di qui l’obiettivo della campagna di prevenzione, rivolta alle persone che frequentano la montagna soltanto occasionalmente e senza specifiche competenze tecniche, in primis le famiglie con figli. «Un ampio pubblico di riferimento – scrive il Dipartimento in una nota – che nelle ultime estati fortunatamente non è stato toccato da gravi incidenti, ad eccezione della tragedia avvenuta nell’alta Val di Blenio lo scorso mese di settembre». Allo stesso tempo, invece, si sono registrati più decessi in alta quota di persone esperte e preparate, nella quasi totalità dei casi per fatalità. «L’imponderabile non possiamo azzerarlo – ha spiegato in proposito il direttore del DI Norman Gobbi – ma ridurlo in maniera considerevole sì: per questo motivo credo fermamente nella sensibilizzazione e nella prevenzione, con progetti in differenti ambiti, convinto del contributo che possono dare alla riduzione di episodi negativi e spesso senza rimedio». Il progetto si avvale del sostegno di esperti di montagna attivi nelle principali realtà alpine del cantone: la Sezione ticinese del Soccorso alpino svizzero, le Sezioni del Club Alpino Svizzero (CAS) e della Federazione alpinistica ticinese (FAT), le capanne Ticino e il Gruppo ricerche e constatazioni (GRC) della Polizia cantonale. Integrano le loro competenze partner nazionali come Rega e MeteoSvizzera, rispettivamente aziende attive nella prevenzione di infortuni quali Suva e Upi. Oltre ai temi già noti, l’attenzione quest’anno è stata estesa a due nuovi ambiti: la presenza del lupo, con l’indicazione di alcune regole di comportamento nel caso di incontri ravvicinati, e il comportamento da adottare in caso di fulmini. Oltre al materiale cartaceo, multimediale e social, si segnalano la nuova edizione del libretto “Consigli per una montagna sicura” ottenibile in forma cartacea scrivendo all’indirizzo di-montagnesicure@ ti.ch o scaricabile dal sito www.montagnesicure.ch e la realizzazione di una serie di video sui comportamenti virtuosi per la propria sicurezza da tenere in alta quota. Il progetto è inoltre integrato nella pagina social Ticino sicuro (Instagram e Facebook).
****
“Liberi e sicuri”, via alla quinta stagione di “Montagne sicure”
Il Direttore del DI Norman Gobbi: “L’imponderabile non possiamo azzerarlo, ma ridurlo in maniera considerevole sì”
È iniziata la quinta stagione del progetto di prevenzione “Montagne sicure” promosso dal Dipartimento delle istituzioni. La rete di collaborazioni ha permesso di aggiornare e ampliare la proposta di contenuti aggiungendo due temi d’attualità, quali la presenza del lupo e i comportamenti in caso di fulmini.
Rinnovata l’immagine coordinata del progetto e in parte i supporti a disposizione. La pagina social Ticino sicuro (Instagram e Facebook) tra i principali canali di diffusione dei messaggi di sensibilizzazione. L’interesse per la montagna in senso lato è cresciuto in maniera esponenziale, spinto nel recente passato dalla pandemia che aveva imposto a tutti spostamenti limitati in spazi non troppo frequentati. Un’abitudine che perdura tra la gente per quanto riguarda le escursioni e le attività sportive che si possono svolgere in montagna, alla ricerca di quel senso di libertà che è ora presente nel nuovo slogan: “Liberi e sicuri”, ovvero l’abbinamento di due concetti semplici che ben sintetizzano l’ambito d’azione e la finalità del progetto “Montagne sicure”. La campagna è rivolta alle persone che frequentano la montagna soltanto occasionalmente e senza specifiche competenze tecniche, in primis le famiglie con figli.
Un ampio pubblico di riferimento che nelle ultime estati fortunatamente non è stato toccato da gravi incidenti, ad eccezione della tragedia avvenuta nell’alta Val di Blenio lo scorso mese di settembre. Allo stesso tempo, invece, si sono purtroppo registrati più decessi in alta quota di persone esperte e preparate, nella quasi totalità dei casi per fatalità. Fatti che non hanno lasciato indifferenti la Commissione Montagne sicure e la Sottocommissione tecnica estiva, che però in questi casi possono ben poco in ragione della comprovata competenza delle vittime e del tipo di fatalità vissuta. “L’imponderabile non possiamo azzerarlo – afferma il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi – ma ridurlo in maniera considerevole sì: per questo motivo credo fermamente nella sensibilizzazione e nella prevenzione, con progetti in differenti ambiti, convinto del contributo che possono dare alla riduzione di episodi negativi e spesso senza rimedio”.
Il progetto può avvalersi del sostegno di esperti di montagna attivi nelle principali realtà alpine del Cantone: la Sezione ticinese del Soccorso alpino svizzero, le Sezioni del Club Alpino Svizzero (CAS) e della Federazione alpinistica ticinese (FAT), le capanne Ticino e il Gruppo ricerche e constatazioni (GRC) della Polizia cantonale. Integrano le loro competenze partner nazionali come Rega e MeteoSvizzera, rispettivamente aziende attive nella prevenzione di infortuni quali Suva e Upi. In aggiunta ai temi già conosciuti, l’attenzione quest’anno è stata estesa a due nuovi ambiti: il primo fa riferimento alla presenza del lupo nelle nostre valli con l’indicazione di alcune regole di comportamento nel caso di incontri ravvicinati suggerite dall’Ufficio della caccia e della pesca del Dipartimento del territorio, mentre il secondo pone l’attenzione sul corretto comportamento da adottare al sopraggiungere dei fulmini. In entrambi i casi l’evento è inaspettato e i tempi di reazione minimi.
Tra i supporti di sensibilizzazione (cartacei, multimediali e social), si segnalano la nuova edizione dell’apprezzato libretto “Consigli per una montagna sicura” ottenibile in forma cartacea scrivendo all’indirizzo di-montagnesicure@ti.ch oppure scaricabile dal sito web www.montagnesicure.ch (rivisto nei contenuti) e la realizzazione di una serie di video sui comportamenti virtuosi per la propria sicurezza da tenere in alta quota. Il progetto è inoltre integrato nella pagina social Ticino sicuro (Instagram e Facebook), alla pari degli altri cinque progetti di prevenzione del Dipartimento.
Alcune esercitazioni sul terreno e la partecipazione a manifestazioni sportive ed enogastronomiche organizzate nel contesto alpino completano la proposta. Il primo appuntamento in agenda è previsto domani sabato 24 giugno 2023 al Centro sportivo di Tenero in occasione dei festeggiamenti per i trent’anni di attività di uno dei partner di “Montagne sicure”, TicinoSentieri.
Da www.liberatv.ch
****
https://www.rsi.ch/play/tv/redirect/detail/16346626
Servizio all’interno dell’edizione di venerdì 23 giugno 2023 de Il Quotidiano