Comunicato stampa
Il Consiglio di Stato ha approvato l’avvio della procedura di consultazione in merito alla revisione totale riguardante la Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear) e il relativo regolamento. La consultazione durerà sino al 17 febbraio 2023.
A seguito del ritiro del messaggio governativo n. 7526 del 18 aprile 2018 riguardante la modifica della Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear) del 1° giugno 2010, il Consiglio di Stato ha costituito un apposito gruppo di lavoro con il compito di elaborare e proporre un progetto di revisione per sviluppare il settore degli esercizi alberghieri e della ristorazione, tenendo conto dell’evoluzione del settore turistico e del contesto post-pandemico. In particolare, quest’ultima circostanza ha fatto emergere alcune criticità che, in concomitanza con alcuni altri aspetti, hanno reso necessaria un’importante opera di adeguamento dell’attuale Lear. Tramite questa revisione della Lear si ritiene di aver dato seguito a queste esigenze concretizzando, anche attraverso un parziale alleggerimento normativo, delle proposte efficaci e realizzabili.
Di seguito le principali modifiche che verrebbero introdotte con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni:
Abolizione dell’obbligo di presenza fisica del gerente: viene a decadere il vincolo posto dalla vigente legislazione, che allo stato attuale prevede lo svolgimento dell’attività di gerente a tempo pieno, inteso come obbligo di presenza fisica presso l’esercizio per 8 ore al giorno 5 giorni alla settimana. Visto che spesso il gerente di un esercizio ha molteplici responsabilità e obblighi e che l’imposizione legale di presenza fisica minima non ha risolto il problema delle gerenze fittizie, s’intende porre l’accento su una maggiore auto-responsabilizzazione del gerente. Lo stesso avrà ciononostante tutto l’interesse ad esercitare un certo controllo poiché il regime di responsabilità varrà anche in caso di sua assenza.
Possibilità, a determinate condizioni, di effettuare la gerenza in più di un esercizio pubblico: attualmente, salvo determinate e restrittive casistiche, un gerente deve effettuare la propria attività presso un unico esercizio pubblico. S’intende ora attenuare questa impostazione, concedendo la possibilità di assumere la gerenza fino a un massimo di tre esercizi, a condizione che il gestore titolare delle autorizzazioni sia il medesimo.
Reintroduzione di una seconda figura responsabile per quanto riguarda il rispetto della legge e del regolamento: a seguito delle criticità emerse dall’avere un unico soggetto giuridicamente responsabile per l’andamento di un esercizio, si è proposto di affiancare al gerente una nuova figura: il gestore (o datore di lavoro). Entrambi i soggetti dovranno garantire il rispetto della legge, ma ognuno con delle responsabilità ben precise. Dato il frequente cambio di gerenti nell’ambito della ristorazione, e il conseguente onere burocratico, l’autorizzazione verrà ora rilasciata al gestore.
Alleggerimento del percorso formativo del gerente: il corrente percorso formativo richiede un certo impegno da parte dei candidati, sia a livello economico sia a livello di durata. Si è quindi ritenuto opportuno proporre un alleggerimento della formazione, ritornando al modello del ‘certificato di capacità’ e semplificando a tre materie le conoscenze di base necessarie per superare l’esame cantonale: ‘igiene’, ‘legislazione’ e ‘servizio e conoscenze professionali’. ·
Ridefinizione del concetto di capacità ricettiva: l’attuale regime prevede una rigida e precisa suddivisione tra capacità interna e capacità esterna di un esercizio pubblico. Questa viene inoltre conteggiata in termini di posti disponibili. Con le prospettate modifiche, entro determinati limiti, gli esercenti usufruiranno di una maggiore flessibilità nella scelta dall’assegnazione dei posti a seconda delle proprie esigenze e delle condizioni metereologiche. La capacità ricettiva verrà inoltre definita in termini di avventori e non più di posti disponibili, puntando così su una maggiore responsabilizzazione degli esercenti.
Abbassamento dell’età per l’accesso ai locali notturni: i locali notturni quali le discoteche potranno d’ora in avanti, a propria discrezione, consentire l’accesso già a partire dai 16 anni. La misura, già in vigore in diversi cantoni, si pone quale obiettivo di offrire ai giovani di una determinata fascia di età un ambiente e degli spazi controllati e con regole ben precise. I mutamenti sociali hanno infatti trasformato il concetto di discoteca, che negli anni l’hanno resa un locale dove proporre anche concerti o far esibire professionisti dello spettacolo. L’accesso ai locali notturni a giovani maggiori di 16 anni è limitato alle discoteche: nei locali che offrono intrattenimento erotico (night club e locali erotici) vige il divieto d’accesso ai minorenni. Si precisa inoltre che permane il divieto di vendita di bevande alcoliche (distillate e fermentate) per i minori di 18 anni. L’abbassamento dell’età per l’accesso ai locali notturni rappresenta un fattore critico e con la consultazione si vogliono chiarire le posizioni dei vari portatori di interesse.
Inasprimento delle norme relative alla lotta contro l’abuso di sostanze alcoliche: è stata altresì introdotta una misura volta a combattere l’abuso di bevande alcoliche. Viene infatti prevista la possibilità per l’autorità cantonale competente di ordinare il divieto di vendita, temporaneo o addirittura definitivo, di bevande alcoliche qualora un determinato esercizio pubblico violi ripetutamente le norme riguardanti questo genere di bevande previste dalla Lear.
Maggiore flessibilità a livello di orari di apertura e chiusura: al fine di concretizzare gli obiettivi perseguiti, si è deciso di concedere maggiore libertà agli operatori del settore per quanto riguarda gli orari di apertura e di chiusura. In concreto ogni esercizio pubblico, entro la fascia oraria prevista dalla legge, potrà liberamente scegliere l’orario di apertura e di chiusura, senza più essere vincolato dall’obbligo di rimanere aperto per un minimo di otto ore al giorno, cinque giorni alla settimana.
Semplificazione dei tipi di esercizi pubblici e maggior flessibilità nella denominazione: è stata compiuta una riorganizzazione delle categorie di autorizzazioni e una semplificazione dei tipi di esercizi. Questo apporterà maggiore chiarezza nell’applicazione della legge e consentirà agli esercenti di godere di maggiore libertà nella scelta della denominazione del tipo di esercizio. ·
Ridefinizione delle strutture non assoggettate alla legislazione in ambito di esercizi pubblici: è stata rivista la lista delle strutture che non soggiacciono alla Lear e che pertanto non necessitano di un’autorizzazione. In particolare, si è voluto semplificare in maniera pragmatica il regime di assoggettamento alla Lear per le strutture che offrono alloggio. D’ora in avanti, indipendentemente dal tipo di struttura, le persone che offrono alloggio a pagamento fino a un massimo di 6 persone rientreranno nelle eccezioni al campo d’applicazione. Dovranno invece conformarsi con le prescrizioni della Lear coloro che potranno ospitare 7 o più persone.
Data l’importanza delle modifiche proposte, affinché possano essere convenientemente messe in pratica, il Consiglio di Stato ha deciso di avviare la procedura di consultazione. Quest’ultimo ritiene infatti fondamentale coinvolgere i vari enti e le diverse categorie in qualche maniera toccati da tali modifiche, in quanto saranno loro, in seguito, a doverle rispettare. Oltre a concedere la possibilità alle varie organizzazioni di prendere posizione in merito, la procedura di consultazione permetterà all’autorità cantonale di individuare e analizzare eventuali criticità che potrebbero sorgere con l’introduzione dei cambiamenti prospettati. La consultazione durerà sino al 17 febbraio 2023.
(Nella foto Bernadette Rüegsegger, capa del Servizio giuridico della Polizia cantonale)