È per me un piacere ed un particolare onore essere presente oggi al rapporto annuale della FOA log in qualità di Consigliere di Stato ticinese, Direttore del Dipartimento delle istituzioni, e di Presidente della Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP). Un piacere per il fatto che la mia esperienza militare è nata e cresciuta nelle Truppe della Logistica: scuola reclute e sotto ufficiali nelle truppe di trasporto, scuola ufficiali alla Scuola delle truppe di Logistica ed infine la funzione di S4 (capo cellula logistica) nello Stato maggiore del battaglione di aiuto in caso catastrofe 3. Un onore perché la Formazione di applicazione della Logistica è tra le più grandi del nostro Esercito, e non da ultimo tra i suoi collaboratori ritrovo molti amici, conoscenti e parenti.
Quando si parla di logistica militare, spesso non ci si rende conto della sua importanza: mettere a disposizione tutte le risorse disponibili affinché le prese di decisione dei comandanti militari siano praticabili. L’Esercito infatti senza una logistica performante – che garantisca sempre la massima prontezza operativa – è incapace di assolvere i compiti sanciti dall’art. 58 della nostra Costituzione. L’Esercito, unica vera riserva strategica della Confederazione in materia di politica di sicurezza, deve essere costantemente pronto con le sue importanti risorse umane e materiali a garantire l’appoggio e il sostegno alle Autorità civili in caso di catastrofe e di necessità. Una riserva che per poter garantire un rapido ripristino delle basi vitali minime, necessita di importanti risorse che unicamente la Formazione di addestramento della logistica (FOA log), la Brigata logistica 1 e tutte le truppe logistiche sono in grado di mettere in campo.
La Conferenza governativa per gli affari militari, la protezione civile e i pompieri (CG MPP) è conscia dell’importanza dell’Esercito. All’assemblea annuale, tenutasi questa primavera, abbiamo ribadito la volontà affinché l’Esercito possa disporre di risorse adeguate per adempiere i suoi compiti, in particolare quantificando il fabbisogno in 5 miliardi di franchi annui ed in 100’000 militi; un auspicio fortunatamente ripreso dalle Camere federali prima e dal Consiglio federale poi. La riduzione – anche solo di uno di questi tasselli – è pericolosa per il buon funzionamento dell’Esercito in quanto comporterebbe un ridimensionamento del profilo delle prestazioni. Questo è il rischio che dobbiamo scongiurare, in quanto ogni Cantone sarebbe chiamato a crearsi un “piccolo esercito” personalizzato, con i relativi problemi di coordinazione intercantonale e di complementarietà, principio essenziale del federalismo elvetico. Sarebbe questo un inutile sperpero di risorse in chiaro contrasto con la politica che la Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS) persegue.
In merito al futuro del nostro Esercito, il Consiglio di Stato del Canton Ticino ha trasmesso al DDPS le sue considerazioni in merito alla consultazione federale sulla “Modifica delle basi legali per l’ulteriore sviluppo dell’Esercito”. Considerazioni che ricalcano quanto auspicato dalla CG MPP, alle quali è stato aggiunta l’importanza di un’adeguata rappresentanza linguistica italofona. Una rappresentanza che auspichiamo si possa riflettere con una maggior presenza di quadri ticinesi ai vertici dell’Esercito, ma anche e soprattutto nella possibilità per le nostre reclute di ricevere un’istruzione in italiano. In questo senso, la FOA log è tra gli attori principali nella promozione dell’italianità tra i quadri dell’Esercito e nella formazione delle reclute italofone nella loro madrelingua; questo grazie ad un’adeguata disponibilità di istruttori italofoni nei vari centri di formazione e di una presenza consistente di Scuole a Sud delle Alpi.
L’Esercito in Ticino è una presenza forte e storicamente ben radicata. Un Ticino che a causa della sua particolare ubicazione necessita di una marcata presenza da parte dell’Esercito al fine di mitigare il rischio di rimanere isolati – ad esempio, a causa di una catastrofe naturale – dal resto della Svizzera. Un rischio che finora è stato scongiurato grazie alla consistente presenza militare nelle nostre tre Piazze d’armi e presso la Base aerea di Locarno. La recente presentazione del concetto di stazionamento nell’ambito dell’ulteriore sviluppo dell’Esercito premia il sostegno profuso dal nostro Cantone a favore dell’Esercito e della sua presenza a Sud delle Alpi, e conforta l’impegno del Dipartimento e mio personale nel far comprendere come l’attuale equilibrio di forze tra truppe, comandi e centro logistico sia vitale per la continuità e il supporto necessario in caso di necessità a sud del San Gottardo.
Una presenza alla quale la FOA log contribuisce in maniera sostanziale – assieme ad altre importanti unità operative – con la presenza delle Scuole sanitarie di Airolo e dei motociclisti al Monte Ceneri. Truppe dislocate sul nostro territorio che possono avvalersi dei preziosi servizi del Centro logistico dell’Esercito del Monte Ceneri, che si rivela un partner fondamentale per garantire lo svolgimento dei servizi di formazione. La presenza in Ticino delle truppe sanitarie rassicura il Governo, ma anche e soprattutto la popolazione ticinese, la quale grazie a tale prossimità si sente maggiormente tutelata in caso di catastrofe e/o in caso di situazione particolare. La presenza dei motociclisti garantisce in caso di necessità un importante supporto alla Polizia cantonale nella gestione di grandi eventi. La FOA log rappresenta infatti anche un apprezzato valore aggiunto a supporto dell’organizzazione di manifestazioni popolari o sportive.
Una presenza di cui beneficia anche lo stesso Esercito. Il territorio ticinese infatti si presta in maniera ideale all’istruzione delle truppe della logistica. Un Cantone molto variegato che permette di effettuare esercizi su qualsiasi terreno ed in qualsiasi condizione climatica: montagna e pianura, alpi e valli, centri urbani e villaggi, sentieri di montagna ed autostrade. Una morfologia particolare, condita da importanti infrastrutture strategiche ed un’articolata rete ospedaliera.
La mia esperienza diretta nelle truppe della logistica mi conforta sulla capacità del nostro Esercito di garantire la sicurezza del nostro Paese e della nostra popolazione. Un’esperienza utile anche nella mia attuale professione di Consigliere di Stato. Spesso, durante le notti passate a preparare i vari concetti logistici, mi sono ritrovato con delle liste alquanto consistenti di pendenze da portare al rapporto di coordinazione. Pendenze frutto della valutazione “Bestand-Bedarf-Bilanz” che mettevano fortemente in discussione la fattibilità delle varianti presentate. Una realtà oggi quotidiana nella conduzione di un importante Dipartimento cantonale, con oltre 1400 collaboratori distribuiti sull’intero Ticino.
A voi auguro, grazie alla nuova visione dell’ulteriore sviluppo dell’Esercito, notti meno agitate ed una disponibilità logistica tale da soddisfare le pretese dei comandanti e garantire la prontezza che il nostro Esercito necessita.
Vi ringrazio.
Norman Gobbi
Consigliere di Stato e
Direttore del Dipartimento delle istituzioni
Discorso pronunciato dal Consigliere di Stato Norman Gobbi
in occasione del “Rapporto annuale della Formazione di addestramento della logistica (FOA log)”
Thun, 28 novembre 2013