Ha lasciato il segno e centrato il bersaglio lo slogan (L’è mia curt bandida) lanciato dal Consigliere di Stato Norman Gobbi a metà settimana per spiegare che, sì lentamente la situazione legata al contagio da Covid-19 migliora, ma non vuol dire che potremo ritornare da subito alla normalità. “I dati sulla crescita dei contagi ci dicono che siamo riusciti ad appiattire la curva, e tutto il nostro sistema sanitario ha retto”, afferma il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. “I ticinesi hanno dato una risposta molto responsabile. Oggi entriamo nella fase più delicata”.
Ma la fase più delicata non era quella dell’introduzione di misure di contenimento del virus, con il blocco di quasi tutte le attività? “Certo, quello è stato un momento molto importante, ma ora si tratta di non gettare al vento quanto fatto sinora. Da un lato c’è la necessità di ripartire, per evitare che il nostro sistema economico e sociale entri in crash, ma dall’altra parte dobbiamo, appunto, non vanificare quanto fatto sinora. È un delicato equilibrio, che necessita di ponderazione e di proporzionalità. Se però vogliamo davvero stare in equilibrio dobbiamo renderci conto che la normalità che intendevamo due mesi fa non sarà più quella con cui convivremo nei prossimi mesi. Da qui il mio appello “l’è mia curt bandida”.
Una normalità differente anche per il lavoro dell’amministrazione cantonale (e parallelamente anche per quelle comunali). “L’amministrazione cantonale ha dato prova di flessibilità, adattandosi alla situazione. Sono state individuate misure per garantire il più possibile il lavoro, ma per alcune settimane molti uffici hanno dovuto lavorare a ranghi estremamente ridotti. Sono però state trovate delle soluzioni in questa fase di ripartenza che potrebbero venire utili non solo in tempo di emergenza, ma anche nel futuro. È un altro modo per trarre un vantaggio anche da una situazione di crisi. Per esempio, abbiamo testato in certe situazioni i vantaggi della digitalizzazione, con servizi offerti online; oppure sono state introdotte, come in molti altri settori, le video conferenze con partner esterni all’amministrazione cantonale. Ciò ha permesso un abbassamento degli spostamenti, con conseguenze positive anche in ambito ambientale, e soprattutto un risparmio di tempo. Come capo del Dipartimento delle istituzioni ritengo che determinati elementi emersi in queste settimane ci torneranno utili anche nei prossimi mesi”, conclude il Consigliere di Stato Norman Gobbi.