“Grazie” ai tagli del governo Monti i biglietti aumentano del 25%, del 10% gli abbonamenti. Norman Gobbi:”Sicurezza e Protezione civile transfrontaliera”. Affrontato anche il tema dei ristorni
Che la navigazione sul Lago Maggiore venga gestita dalle regioni e non più da Roma. A chiederlo è stata la Regio Insubrica nel corso della riunione tenutasi a Verbania nel corso del fine settimana.
Una presa di posizione che arriva dopo i tagli decisi dal Governo Monti, un altro “capolavoro” dei “professoroni” (che invece si guarda bene dal tagliare gli sprechi reali limitandosi ad alazare le tasse!!!, n.d.r.) che stanno mettendo a rischio servizi e occupazione transfrontaliera.
Nel frattempo la situazione ha indotto la Società navigazione Lago Maggiore (che garantisce la Navigazione sui laghi Maggiore, Garda e Lario) ad aumentare il prezzo dei biglietti.
La misura serve proprio a far fronte al mancato versamento dei fondi che hanno causato il taglio di alcuni collegamenti, anche sul bacino ticinese del Verbano: le tariffe per i biglietti salgono del 25% e del 10% gli abbonamenti.
Gli aumenti entrano in vigore da oggi, domenica 15, e serviranno solo in parte a compensare il mancato veersamento dei fondi da parte di Roma.
Ma nel corso della riunione del Comitato direttivo della Regio Insubrica a Verbania sono stati diversi gli argomenti affrontati
All’ordine del giorno diverse proposte progettuali di interesse comune come la creazione di reti per la valorizzazione di un’offerta culturale che rafforzi l’attrattiva turistica del territorio insubre.
Si è così deliberata la partecipazione della Regio Insubrica a ‘Terra & Laghi’, festival di teatro itinerante che nella prossima stagione estiva animerà con eventi di qualità numerose località ticinesi e delle province di Como, Lecco, Novara, Varese e Verbano Cusio Ossola. Assegnato inoltre il patrocinio alla manifestazione ‘Virtuosismi d’organo’, rassegna musicale organizzata in collaborazione con le Province di Como e Lecco.
Su invito del presidente Norman Gobbi, consigliere di Stato ticinese e autentico sosteenitore dell’Insubria, si è poi valutata l’opportunità di mettere in campo – attraverso la condivisione di pratiche, protocolli e la partecipazione a esercitazioni comuni – un tavolo in materia di protezione civile e sicurezza.
“E’ già capitato che ci fosse la disponibilità svizzera a intervenire in aiuto delle popolazioni italiane in caso di eventi calamitosi, a livello di Mendrisiotto e comunità varesine si sono già condivise esperienze, e penso che sia molto utile conoscersi e restare in contatto per poter intervenire con tempestività ed efficienza in caso di emergenze quali alluvioni o incendi”, ha sottolineato Gobbi presentando la proposta al Direttivo della Regio che ha recepito molto favorevolmente la proposta così come quella dell’istituzione di un tavolo sugli Enti Locali.
A questo proposito è stato chiesto a ciascun componente di indicare due rappresentanti, da individuare tra i propri Comuni.
In primo piano anche il tema del frontalierato con le note problematiche relative ai ristorni fiscali.
Il presidente della Regione Piemonte Cota ha così raccolto l’invito della Regio Insubrica, e per parte ticinese del presidente Gobbi, di sollecitare la ripresa delle relazioni italo-svizzere interrotte con il cambio di governo lo scorso novembre.
“Promuoveremo un incontro con il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi e l’Ambasciatore svizzero a Roma, Bernardino Regazzoni per una soluzione che possa essere di vantaggio per entrambe le parti”, ha detto ilpPresidente Cota.
Una soluzione potrebbe essere anche quella di rivedere i criteri di distribuzione delle somme dei ristorni agli Enti italiani, accordandosi anche per la loro destinazione a infrastrutture d’interesse sia ticinese che dei partner italiani. L’attenuazione di barriere commerciali che complicano i rapporti tra aziende di confine è stato un altro punto discusso nella riunione odierna.
Nella foto: Michele Marinello, Norman Gobbi, Roberto Cota, Massimo Nobili, Luca Bona