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Pessimismo, invece, viene mostrato per il resto del mondo
I cittadini svizzeri si sentono al sicuro nella Confederazione, ma la situazione politica mondiale preoccupa sempre di più. È quanto rileva lo studio annuale sulla sicurezza dell’Accademia militare e del Center for Security Studies del Politecnico federale di Zurigo (ETH).
La buona situazione economica e il sistema politico attuale della Svizzera sono fonte di ottimismo per la popolazione, si legge nel rapporto presentato oggi a Berna. Nel 2019, il 95% degli intervistati si sente «generalmente al sicuro», in linea con la quota di un anno prima.
In aumento vi è la fiducia nelle autorità e nelle istituzioni, rileva lo studio condotto dall’istituto LINK nel corso del mese di gennaio su un campione di 1213 cittadini svizzeri di tutte e tre le maggiori regioni linguistiche. Nelle prime posizioni vi sono polizia, tribunali, il Consiglio federale e l’economia elvetica, mentre media e partiti politici – così come nel 2018 – occupano gli ultimi posti nell’indice di fiducia. L’esercito, dal canto suo, gode di buona fiducia e una netta maggioranza dei cittadini lo ritiene necessario.
Per quanto riguarda la fiducia nei confronti del parlamento federale, gli intervistati in Ticino si sono mostrati molto più positivi rispetto al resto della Svizzera.
Pessimismo per il resto del mondo – Le tensioni tra Stati Uniti, Cina e Russia rappresentano un pericolo per i cittadini svizzeri, i quali valutano in modo pessimistico la situazione politica a livello mondiale rispetto al sondaggio effettuato l’anno prima. La maggior parte degli intervistati ritiene che la politica degli Usa danneggi l’economia elvetica, ma continua a considerare gli Stati Uniti un partner commerciale affidabile.
La maggioranza degli intervistati si mostra poco incline all’apertura: solo una piccola parte è favorevole a un avvicinamento o a un’adesione all’Ue o alla NATO. Inoltre, le forme di cooperazione che implicano un’integrazione senza vincoli istituzionali in organizzazioni internazionali vengono nettamente respinte.
L’inchiesta mostra che l’autonomia economica e politica del Paese continua a riscuotere ampio consenso, così come le forme blande di cooperazione senza vincoli istituzionali. Dal sondaggio emerge inoltre che la popolazione svizzera attribuisce una grande importanza alla neutralità della Confederazione e al suo mantenimento, anche se questa non dovesse più portare vantaggi al Paese.