Da GdP.CH l Oltre alla delusione per la scelta del catering per l’inaugurazione di AlpTransit, si è discusso di lavoratori distaccati e chiusura dei valichi commerciali. Il capo del Governo Gobbi e la consigliera nazionale Pantani. (foto Crinari)
Al consueto incontro tra la deputazione ticinese alle Camere e il Governo, in preparazione della sessione federale primaverile, a tenere banco sono stati diversi temi, dai lavoratori distaccati alle dogane commerciali.
A fare le veci di Merlini – assente per malattia – era presente la vice presidente della deputazione, Roberta Pantani (Lega), che ha sottolineato come uno dei punti focali per il Ticino, durante la prossima sessione delle Camere, sarà quello relativo alla Legge sui lavoratori distaccati, con un inasprimento del tetto massimo delle sanzioni da 5mila a 30mila franchi per chi infrange le regole.
Abusi dei distaccati
«Il tema – ha ricordato Pantani – sarà in discussione il 1. marzo al Nazionale. Si tratta di misure importanti, che potranno aiutare l’economia ticinese». Opinione ribadita anche dal capo del Governo Norman Gobbi, che ha sottolineato come questo tema confermi «il buon lavoro di squadra svolto». «Se oggi possiamo dire che raggiungeremo qualcosa in più nell’ambito della lotta agli abusi che danneggiano la nostra economia locale – ha detto Gobbi – è perché è stata portata avanti una manovra su più fronti da parte dei nostri deputati alle Camere, cercando anche di presentare diversi atti parlamentari, coordinati con il Consiglio di Stato».
I valichi commerciali
Un altro tema caldo per il Ticino è quello della paventata chiusura del valico commerciale di Ponte Tresa, un tema affrontato in mattinata dalla deputazione, come ha confermato Roberta Pantani: «Abbiamo ricevuto già diverse prese di posizione, queste misure saranno in consultazione fino al 18 marzo, quindi abbiamo un po’ di tempo per inoltrare le nostre osservazioni. Abbiamo deciso che ne parleremo con il consigliere federale Maurer, in un incontro previsto il 9 marzo».
«Delusi per il catering»
Disappunto è invece stato espresso da Norman Gobbi, in merito alla scelta del catering per l’inaugurazione di AlpTransit. «Il CdS si è mosso per tempo – ha spiegato Gobbi – e ha segnalato la nostra disponibilità nell’offrire prodotti ticinesi. Siamo delusi e già il 3 febbraio scorso abbiamo espresso questo sentimento in una lettera in cui ricordavamo l’importanza politica di riconoscere il ruolo del catering al Ticino».
«Farci preparare il risotto e la polenta da svizzero tedeschi non sarà la stessa cosa» – ha aggiunto Gobbi – che ha anche ribadito l’importanza di «vigilare affinché l’Ufficio federale dei trasporti promuova il nostro territorio e i prodotti ticinesi» per un’opera che in ogni caso avrà «ricadute economiche rilevanti per il Ticino».
Clausola di salvaguardia
Un cenno infine, anche alla clausola di salvaguardia. «Stiamo lavorando attivamente dietro le quinte, presentando il modello ai deputati e agli alti funzionari dell’amministrazione federale per preparare il terreno in vista della presentazione ufficiale del modello. Per coinvolgere le Camere federali, sarà indispensabile il lavoro della deputazione».
(MS)
http://www.gdp.ch/cronache/ticino/la-polenta-fatta-lucernesi-non-sara-la-stessa-cosa-id110843.html