Nei giorni scorsi sul sito dell’amministrazione cantonale ticinese è stato pubblicato il rapporto 2012 del Consiglio della magistratura, che critica quelle che considera ingerenze indebite del Governo, ed in particolare del Dipartimento delle istituzioni, nel controllo della giustizia.
L’organo di vigilanza della magistratura ha reagito, opponendosi, a una richiesta del Dipartimento istituzioni, risalente a circa un anno fa e indirizzata direttamente a tutti gli uffici giudiziari, intesa ad ottenere un rendiconto d’attività semestrale.
“Violazione del principio della separazione dei poteri”
In alcuni passaggi del testo si può leggere: “Il Dipartimento delle istituzioni vuole esercitare un controllo ravvicinato sull’attività della Magistratura. Vuole avocare a sé competenze e prerogative di questo Consiglio; e ciò non è solo un’ingerenza ma una violazione del principio della separazione dei poteri”. La presa di posizione è inoltre corredata da articoli di Legge, dal rimando ad atti parlamentari, nonché da una breve storia del principio della separazione dei poteri.
L’organo di vigilanza cita inoltre anche il progetto giustizia 2018 – tuttora in fase di studio – che confermerebbe la volontà, da parte dell’Esecutivo, di sorvegliare il sistema giudiziario. O perlomeno di riorganizzare struttura e funzioni dello stesso Consiglio della magistratura.
Gobbi: “Siamo stati fraintesi”
Il direttore del Dipartimento Norman Gobbi ha però gettato acqua sul fuoco, affermando che non vi è “nessuna invasione di campo” e che il Dipartimento ha nel frattempo rinunciato a richieste come quella di un anno fa. “Un incontro ad ogni modo s’impone – ha aggiunto – anche e proprio riguardo alle modalità comunicative all’indirizzo del Gran Consiglio”.
http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/ticinoegrigioni/info_on_line/2013/04/29–La-Magistratura-contesta-Gobbi
http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/ilquotidiano?po=674074f8-d573-4187-87e3-457992de8df0&pos=9e51bb56-4523-4a47-bb2e-f8e0ca4dc9d1&date=29.04.2013&stream=low#tabEdition