Norman Gobbi all’indomani della visita governativa in alta Vallemaggia
“Rivedere a distanza di alcune settimane dai drammatici eventi del 30 giugno quanto già fatto in alta Vallemaggia e constatare con mano la determinazione degli abitanti, con i due sindaci in testa, è stato molto confortante. C’è però anche la consapevolezza che molte cose rimangono da fare. Stiamo ancora gestendo in parte l’emergenza, come per esempio sul fronte dell’approvvigionamento idrico, ma ormai si ha la capacità di guardare avanti e di immaginare ancora un futuro in alta Valle”. Sono queste le prime parole che ci ha detto il Consigliere di Stato Norman Gobbi mercoledì sera al rientro dalla visita che il Governo ha fatto in Vallemaggia. “Il presidente Vitta ha voluto giustamente organizzare la tradizionale “Giornata del presidente” proprio nei luoghi del disastro di fine giugno. Abbiamo svolto la nostra riunione settimanale di Consiglio di Stato nella sala del Municipio di Cevio. Poi siamo partiti assieme ai rappresentanti dei Comuni di Cevio e Lavizzara per un sopralluogo nei vari punti colpiti. Le ferite sono molto evidenti e piange il cuore nel constatare i danni causati dalla furia delle acque. Ma le donne e gli uomini di montagna sanno come reagire. Nel loro DNA c’è fatica, sudore e lavoro e soprattutto non c’è la rassegnazione. È questo che li contraddistingue. È questa forza che li ha sempre fatti sopravvivere e vivere nelle zone anche più discoste, aggrappati con forza alle loro attività. Certo, oggi occorre fare uno sforzo ancora più grande. La popolazione di tutto il Ticino e di tutta la Svizzera ha dimostrato grande solidarietà e partecipazione emotiva. Dal canto nostro, come autorità cantonale, oltre a gestire la prima fase dell’emergenza in maniera coordinata, oggi possiamo assicurare che l’impegno proseguirà anche nei mesi e negli anni che verranno. Noi tutto il Governo – ci siamo!”, conclude il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. Il Governo ha poi indicato che l’impiego dello Stato maggiore regionale di condotta terminerà al 17 settembre, quando l’Esercito concluderà i lavori nella Val Bavona e in Val di Peccia.
Articolo pubblicato nell’edizione di domenica 25 agosto 2024 de Il Mattino della domenica