Nuova misura di prevenzione voluta dal DI”
Negli scorsi giorni il Consiglio di Stato – approvando la richiesta del mio Dipartimento – ha deciso di istituire una Piattaforma interdisciplinare formata da specialisti operanti nell’Amministrazione, nella Polizia cantonale, in Magistratura e già confrontati professionalmente con il fenomeno della radicalizzazione. Un gruppo di lavoro composto da dodici persone e presieduto dal coordinatore del mio Dipartimento Luca Filippini.
Il tema della radicalizzazione e della sua prevenzione è sempre d’attualità nella lotta alle organizzazioni terroristiche. Gli attentati si susseguono purtroppo con una certa regolarità, ma fortunatamente non hanno mai colpito il territorio svizzero. Il Canton Ticino non può di conseguenza essere definito un obiettivo sensibile.
Non possiamo tuttavia attendere che il problema si concretizzi per affrontarlo. Le minacce possono giungere da gruppi ben strutturati oppure, come spesso accade, anche da persone insospettabili con una vita normale.
Gli attentati terroristici ottengono ampia visibilità sui media di tutto il mondo e per questo possono generare in qualcuno il condannabile desiderio di emulazione. Dobbiamo quindi mantenere alta la guardia con un’adeguata attività di prevenzione mentre la Polizia cantonale continua nel monitoraggio della situazione attraverso lo scambio regolare di informazioni sensibili a livello nazionale e internazionale.
Il processo d’integrazione e la volontà di essere integrati
La radicalizzazione potrebbe rappresentare una minaccia alla sicurezza del nostro paese, fondato sui valori della democrazia, del rispetto delle tradizioni e della legalità. Chi li rispetta è bene accetto, chi li denigra e li minaccia non ha diritto di permanenza sul nostro territorio. Il processo di integrazione, per essere uno strumento efficace di inclusione deve quindi basarsi su questi valori, così da favorire il duraturo inserimento nella nostra società. Diversamente la coesione sociale non sarà raggiunta e il rischio di future minacce continuerà ad esistere.
Un portale internet e diverse attività di prevenzione
Per favorire l’integrazione, è stata decisa la realizzazione in particolare di un portale internet. Il gruppo di lavoro dovrà accompagnare e supportare la creazione di questo nuovo strumento, che permetterà di avvicinare più rapidamente un’ampia porzione di popolazione, soprattutto quella più a rischio dei giovani. Verrà data priorità alla scelta dei contenuti informativi e alla modalità di gestione delle domande in entrata. Lo scopo è di riunire tutte le richieste di informazione e di aiuto della popolazione, per poi valutarle e predisporre le giuste misure di supporto. Un’attività dinamica e flessibile che deve saper cogliere puntualmente le trasformazioni in atto sul territorio. Altre misure concrete di prevenzione verranno adottate e monitorate secondo necessità e con l’avanzamento dei lavori. Sarà inoltre fondamentale aggiornare la formazione specifica del personale coinvolto nelle varie attività per favorire un’azione più incisiva.
Per tutte queste attività i servizi del mio Dipartimento – in particolare con la collaborazione del Servizio per l’integrazione degli stranieri – avranno un ruolo centrale. E’ pure prevista la collaborazione con il Centro d’informazione sulle credenze di Ginevra.
I compiti della Piattaforma interdisciplinare sono chiari e complementari a quelli delle autorità politiche e delle forze dell’ordine. La minaccia terroristica va affrontata su più fronti e con differenti approcci. Da oggi abbiamo a disposizione un nuovo strumento di prevenzione, grazie alla reattività del mio Dipartimento nell’adattarsi ai cambiamenti della società, per ridurre l’esposizione alle minacce e garantire maggiore sicurezza ai cittadini ticinesi.