Comunicato stampa
Mercoledì 27 aprile si è svolto a Locarno, dopo una pausa di quasi tre anni dovuta alla pandemia, il tradizionale incontro degli ex Presidenti del Gran Consiglio ticinese.
Accolti al Palazzo della Società Elettrica Sopracenerina dal Presidente del Gran Consiglio, nonché municipale della Città di Locarno Nicola Pini, gli invitati hanno dapprima partecipato a un momento ufficiale nella Sala delle conferenze, che per anni ospitò i lavori del Parlamento cantonale.
L’attuale Palazzo della Sopracenerina è stato infatti costruito, negli anni Trenta dell’Ottocento, per fungere appositamente da sede di istituzioni cantonali e pubblica amministrazione, che vi si insediarono per tre periodi (1839-1845, 1857-1863 e 1875-1881), contribuendo in maniera importante allo sviluppo della Città. Il contesto era naturalmente quello della capitale itinerante, quando nell’Ottocento Bellinzona, Lugano e Locarno ospitavano a rotazione le istituzioni cantonali. Una storia, quella del già Palazzo Governativo e ora “della Sopracenerina”, ripercorsa – alla presenza di Daniele Lotti (Direttore della SES fino al 31 marzo scorso) e del suo successore Pietro Nizzola – da una relazione opera del Direttore dei Servizi culturali della Città di Locarno e Presidente della Società Storica Locarnese Rodolfo Huber, che ha parlato sia delle successive destinazioni del Palazzo, in particolare Credito Ticinese e Società elettrica, sia delle principali modifiche architettoniche ad opera degli architetti Paolo Mariotta negli Cinquanta e Mario Botta negli anni Novanta, con l’installazione di una cupola di vetro a copertura della corte interna.
All’evento, oltre all’attuale Presidente e a 16 ex Presidenti, hanno partecipato anche le due attuali Vice Presidenti Gina La Mantia e Nadia Ghisolfi e una delegazione del Governo composta dal Presidente Manuele Bertoli e dai Consiglieri di Stato Norman Gobbi e Raffaele De Rosa.
Al termine dell’incontro, l’ex Presidente del Gran Consiglio (1982-1983) Flavio Riva, cui è spettato il compito di prender la parola e salutare i presenti in veste di decano, ha avuto non solo modo di ricordare alcuni momenti salienti della sua lunga carriera politica, ma anche di ribadire l’importanza di una politica che sappia trovare convergenze e soluzioni utili al Paese.