Saluto pronunciato dal Consigliere di Stato Norman Gobbi in occasione dell’inaugurazione del nuovo magazzino a corridoi stretti del Centro logistico dell’esercito |
Gentili ed egregi ospiti,
è davvero un piacere essere nuovamente qui con voi, sul Monte Ceneri, a quattro anni dalla cerimonia per la posa della prima pietra di questo Centro logistico del nostro Esercito.
Quel giorno, il 7 dicembre 2012, avevo espresso l’auspicio che potessimo ritrovarci – nel 2016 – per celebrare l’inaugurazione della nuova struttura. Beh, eccoci qui, come promesso, ad ammirare questo nuovo magazzino a corridoi stretti: ma soprattutto, a ricordare che il Canton Ticino è protagonista all’interno dei progetto dell’Esercito, al centro di uno sforzo di potenziamento della Logistica che coinvolge anche i centri di Grolley (FR), Thun (BE), Othmarsingen (AG) e Hinwil (ZH).
Quella di oggi è quindi una giornata importante, determinante per il nostro territorio, che si unisce idealmente a due altri importanti traguardi: il centesimo anniversario della logistica e della Piazza d’armi del Monte Ceneri e – tra meno di un mese – l’inaugurazione della stazione ferroviaria di Bellinzona, legata al progetto del tunnel di base del San Gottardo.
L’ho detto quattro anni fa, lo ribadisco oggi non solo in veste di direttore del Dipartimento istituzioni, ma anche come semplice cittadino ticinese: galleria di base del Gottardo, strada cantonale, autostrada e ferrovia sono i fili di un asse di transito che passa dal Monte Ceneri e capaci di trasmettere tra nord e sud la linfa economica e l’identità del nostro Paese. Sarebbe facile citare i grandi condottieri che hanno calcato queste strade in passato, superando questo colle con le loro truppe: Federico Barbarossa, il generale Suvorov alla guida delle truppe russe, l’esercito agli ordini di Napoleone Bonaparte. E la divisione tra sopra e sotto Ceneri non è cosa recente. Già l’imperatore romano Augusto (1° sec. a.C.) pose sul Monte Ceneri il confine tra due mondi: a Nord la Rezia celtica e a sud la Regio XI Transpadana dell’impero romano. Perché non è solo la mobilità odierna, ma anche la Storia a parlarci di questo luogo come di uno snodo determinante.
È con la consapevolezza di questa centralità, dettata dall’assetto delle vie di comunicazione e dalla Storia, che oggi inauguriamo questa infrastruttura del Centro logistico. A breve sono previste altre opere importanti per il risanamento dell’attuale edificio amministrativo e per l’insediamento delle nuove officine e del parco veicoli dell’esercito, attualmente a Bellinzona. Per questo progetto il mio Dipartimento si è adoperato per fare in modo che la realizzazione avvenisse nei tempi auspicati. L’insieme di queste installazioni ci permetterà di centralizzare in un unico luogo, facilmente accessibile, diverso materiale da mettere a disposizione delle truppe a prontezza elevata. Proprio per questo si avvarrà della collaborazione di 300 persone impiegate principalmente in Ticino ma anche nei Cantoni di Uri, Vallese e Grigioni per la gestione quotidiana della logistica, a favore di tutti i militi che stazionano in questi territori.
Da Direttore del Dipartimento delle istituzioni, guardo inoltre con grande fiducia alle collaborazioni che potranno essere sviluppate con la Protezione civile, con le Autorità cantonali e con i servizi di soccorso, per aiutarci a gestire emergenze come ad esempio inondazioni o incendi. L’esercizio Odescalchi che ha avuto luogo con successo ha infatti mostrato i punti forti della collaborazione tra tutti i partner coinvolti.
Salutiamo quindi questo centro anche come un nuovo importante tassello, all’interno di un sistema a rete che riesca in futuro a rispondere sempre meglio e sempre più in fretta alle esigenze della nostra popolazione; perché per i cittadini che siamo chiamati a servire, sicurezza e prevenzione non sono semplici slogan ma dati di fatto, elementi fondamentali della qualità di vita.
La Confederazione, le Autorità militari e il Divisionario Baumgartner prima e il Divisionario Kaiser dopo hanno dato al nostro Cantone l’opportunità di essere parte integrante e attiva di un progetto così importante e strategico per il nostro Paese. Li ringraziamo, e li ringrazieremo anche in futuro con il nostro impegno e la nostra collaborazione quotidiana. Non vogliamo essere un partner positivo solo con le parole, ma anche coi gesti e con gli sforzi che porteranno questo edificio a divenire il cuore operativo logistico per eccellenza per le attività dell’Esercito a Sud delle Alpi.
Ho iniziato questo discorso ricordando la cerimonia di posa della prima pietra di questi edifici. Una prima pietra alla quale molte altre sono seguite e molte altre seguiranno. Ora sta solo a noi far sì che questo centro diventi anch’esso una realtà solida come pietra: una pietra miliare per la presenza militare e la sicurezza in Ticino e in Mesolcina.
Vi ringrazio.
Norman Gobbi
Consigliere di Stato
Direttore del Dipartimento delle istituzioni