Da www.ticinonews.ch
Norman Gobbi commenta lo sviluppo della situazione italiana e anticipa: “Per il momento in Ticino nessuna nuova misura”
Il nuovo decreto in Italia è stato firmato, è vero. Ma nonostante la conferma delle nuove misure sul territorio nazionale rimane un grosso dubbio: quali saranno le regioni a rischio? E come verranno decretate zone rosse, gialle o verdi? Su questo infatti il Ministero della salute si deve ancora esprimere e deve ancora confrontarsi con i territori interessati. Sul tavolo delle regioni “rosse” al momento ci sarebbero Lombardia e Piemonte. E, nonostante regni la confusione, una cosa è certa: se le due regioni dovessero confermate i contraccolpi della misura si sentirebbero anche da noi.
In attesa delle discussioni su Lombardia e Piemonte
“Dobbiamo ancora attendere le discussioni, per quanto ne so c’è in corso una disputa su quali dati epidemiologici devono essere valutati, soprattutto per la Lombardia”, ha confermato Norman Gobbi, Presidente del Consiglio di Stato, ai microfoni di Teleticino.
Cosa vuol dire per il Ticino
Qualora dovessero finire nella lista rossa questo dovrebbe prevedere un divieto di spostamento in entrata e in un’uscita dal territorio “rosso” salvo per esigenze lavorative, di salute o di situazione di necessità. “Quindi i frontalieri potranno continuare a muoversi ma non ci sarà più il turismo della spesa o della ristorazione e saranno interrotte le visite tra amici e famigliari. Questo creerà malcontento”, ha aggiunto Gobbi.
Autocertificazione necessaria
Per quanto riguarda l’autocertificazione, Gobbi specifica: “È una premunizione doverosa, il decreto vale sull’interno territorio nazionale, quindi anche sulla mobilità individuale e chi deve recarsi in Italia è meglio faccia l’autocertificazione”.
Chiudere, di nuovo, le dogane?
A marzo si toccò l’apice con le misure con la chiusura delle dogane. Non è escluso, visto l’aumento repentino dei contagi sia in Italia che in Svizzera che si possa arrivare a tanto. “Dipende come verrà inteso il decreto, questa è l’incognita più grande di questo momento”.
“Nessuna nuova misura in vista”
Per quanto riguarda il Ticino, il Governo ha indetto una conferenza domani pomeriggio per aggiornare sulla situazione del Cantone. Diversi i cantoni che hanno deciso di optare per un mini-confinamento e di chiudere quindi bar, ristoranti e negozi non indispensabili. Ma Gobbi rassicura: “In questo momento non sono previste nuove misure”