Da www.ticinonews.ch
Queste giornate di sole e temperature alte rischiano di far abbassare la guardia. “L’appello a non venire in Ticino non è passato”
Sono giornate all’insegna del sole con temperature più che primaverili. In altri tempi, a pochi giorni dalla Pasqua, avremmo messo la firma per avere previsioni meteo come queste. Ma non ai tempi del Covid-19, o almeno, non se questo porta la gente a mollare la presa e non rispettare più le raccomandazioni. E proprio in questi giorni, come ha rilevato lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta qualcuno ha già abbassato la guardia. E con l’avvicinarsi del prossimo weekend, la situazione rischia di ripetersi all’ennesima potenza. I colleghi di Radio3i ne hanno parlato con il Consigliere di Stato Norman Gobbi.
L’appello a non venire in Ticino sembra che non sia passato
“Da un lato il bel tempo non ci aiuta, tutti siamo portati ad uscire”, ha asserito Gobbi. “E proprio quando si esce bisogna tenere conto di tutte le raccomandazioni dell’Ufficio federale di Sanità pubblica e dal Cantone per limitare la propagazione del virus e per fare in modo che il sistema sanitario non venga messo alle strette”. Per quanto riguarda il messaggio più e più volte ripetuto il Consigliere di Stato non è convinto che sia passato: “Il messaggio a non venire in Ticino non mi sembra sia rispettato, so di diversi rustici e di diverse case secondarie occupate, i nostri confederati dovrebbero capire che qui in Ticino ci sono regole più strette rispetto a oltre Gottardo”.
Per quanto riguarda il weekend di Pasqua, è di ieri la notizia di Alain Berset che non esclude un coprifuoco nel periodo festivo. Ma Gobbi non sembra molto convinto: “In Canton Ticino abbiamo fondato le nostre decisioni sul principio di proporzionalità sia nel chiudere sia nei limiti e lo faremo anche quando dovremo riaprire. Il coprifuoco è una chiara delimitazione alla libertà personale e credo sia poco probabile che si riesca ad attuare in Svizzera”, ha spiegato. E poi concluso: “In regimi totalitari come in Cina è stato più facile, in Italia, lo vediamo, è già molto più difficile e in Svizzera dove la libertà individuale è un fondamento essenziale del nostro paese sarebbe ancora più difficile da attuare”.