Comunicato stampa
Nella seduta odierna, il Consiglio di Stato su proposta del Dipartimento delle istituzioni ha avallato l’avvio della consultazione in merito al disegno di nuova Legge sulla procedura in materia di protezione del minore e dell’adulto. Il disegno di legge, elaborato dal Dipartimento delle istituzioni per il tramite della Divisione della giustizia, conta oltre 100 articoli, ed è finalizzato a regolamentare in modo uniforme il funzionamento delle future Preture di protezione. La consultazione è prevista sino al 31 ottobre con un ampio coinvolgimento delle autorità, enti e attori interessati, nell’ottica di consolidare il progetto di legge che sarà in seguito oggetto di un apposito Messaggio governativo all’attenzione del Gran Consiglio.
L’istituzione delle future Preture di protezione è stata approvata in modo convinto dal Popolo ticinese nella votazione cantonale del 30 ottobre 2022, nell’attesa che il Parlamento si determini sulla loro organizzazione proposta dal Consiglio di Stato con il relativo Messaggio del 2021. L’introduzione di questa nuova Autorità giudiziaria sarà accompagnata dalle norme procedurali che ne regoleranno il funzionamento, visto che il diritto federale lascia ai Cantoni un importante margine di apprezzamento in materia di protezione del minore e dell’adulto.
Il Dipartimento delle istituzioni, per il tramite della Divisione della giustizia, ha quindi elaborato il disegno di Legge in materia di protezione del minore e dell’adulto, frutto di un accurato quanto articolato lavoro di redazione e approfondimento, svolto in particolare dall’avv. Ljence Milani, giurista della Direzione della Divisione della giustizia, con la consulenza dell’avv. Franco Lardelli, già Presidente della Camera di protezione del Tribunale di appello. Il disegno di legge si configura quale unico testo di legge sulla procedura che adotteranno le future Preture di protezione, al fine di facilitarne la fruibilità nei riguardi sia degli addetti ai lavori che della cittadinanza. Un testo di legge completo, contando oltre 100 articoli, di natura molto tecnica, che si attiene rigorosamente ai dettami del diritto federale. Tiene conto anche delle peculiarità del diritto cantonale, considerando gli sviluppi in corso della dottrina e della giurisprudenza, delle autorevoli indicazioni della Conferenza dei Cantoni in materia di protezione dei minori e degli adulti (COPMA) nonché dell’esperienza degli altri Cantoni che presentano un’organizzazione delle Autorità di protezione di tipo giudiziario.
Il disegno di legge evidenzia quindi le ampissime competenze attribuite alle Autorità di protezione dal Codice civile, che non si limitano ad esempio alla regolamentazione dei diritti di visita nell’ambito delle procedure di separazione e divorzio. Le normative procedurali regolano infatti l’intervento delle Autorità di protezione in tutti i campi di loro competenza: istituzione di misure di curatela e tutela, mandato precauzionale, direttive del paziente, soggiorno in istituto di accoglienza e cura, misure a scopo di cura o di assistenza del diritto cantonale, ecc. Chiariscono il funzionamento e velocizzano l’intervento dell’autorità, concretizzando l’uniformità dell’operato delle future Preture di protezione su tutto il territorio cantonale.
La procedura di consultazione è prevista sino al 31 ottobre 2024 e coinvolgerà una vasta cerchia di autorità, enti e attori interessati dal settore della protezione del minore e dell’adulto, nell’ottica di consolidare il progetto di legge che sarà in seguito oggetto di un apposito Messaggio governativo all’attenzione del Gran Consiglio. Un lavoro minuzioso e circostanziato, quello promosso dal Dipartimento delle istituzioni con la Divisione della giustizia, teso a proseguire i lavori di riforma delle Autorità di protezione in modo solido e condiviso, nell’attesa che il Parlamento si determini in merito all’organizzazione delle future Preture di protezione proposta dal Governo nel 2021. Ciò rimarcando il ruolo fondamentale esercitato dalle Autorità di protezione a tutela delle fasce più fragili della popolazione e quindi l’importanza che riveste la riforma in atto a beneficio della cittadinanza.