Articolo pubblicato nell’edizione di martedì 19 maggio 2020 de La Regione
In Ticino un calo del 54%. Mercato dell’auto sull’orlo del collasso in tutta la Svizzera
È un crollo. Il numero di auto immatricolate in Canton Ticino in questo periodo di ‘lockdown’ a causa della pandemia di coronavirus è in caduta verticale, se confrontato allo stesso periodo del 2019. «Dal 1° gennaio al 30 aprile sono state immatricolate 3’577 nuove automobili, quando nello stesso periodo del 2019 sono state 6’604», dice a ‘laRegione’ Aldo Barboni, aggiunto e sostituto caposezione della Circolazione. Un dato eloquente nella sua evidenza, ma non è tutto. Perché «se dal 1° gennaio al 15 marzo abbiamo avuto 3’031 immatricolazioni, dato coerente con le 3’693 dello stesso periodo l’anno scorso, le cose cambiano analizzando il periodo che va dal 16 marzo al 4 maggio: ebbene, quest’anno sono state solo 574 contro le 2’983 dell’anno scorso».
Da questi dati, evidenzia Barboni, «appare in modo estremamente chiaro quanto la situazione legata alla pandemia abbia colpito in modo marcato il settore dell’automobile». Considerando come in tutta l’Amministrazione cantonale la Sezione della circolazione «ha gli uffici che registrano il maggior numero di utenti allo sportello», queste settimane delicate sono state gestite «con soddisfazione».
Nel senso che, prosegue l’aggiunto e sostituto caposezione, «a partire dal 16 marzo la sezione ha operato con un effettivo ridotto, con circa il 20 per cento delle unità totali al lavoro. Si è trattato dapprima di fare fronte alle esigenze dei servizi considerati essenziali per lo Stato, come l’immatricolazione di veicoli per il personale dell’ambito socio-sanitario o le necessità degli autotrasportatori, ad esempio». Posto che la priorità era chiara, «non abbiamo trascurato nemmeno le esigenze degli altri utenti e possiamo dire, con un filo d’orgoglio, che servizi molto sollecitati come Immatricolazioni e Conducenti non hanno mai avuto sospesi: le pratiche che giungevano per posta erano regolarmente evase il giorno stesso». C’è soddisfazione, si diceva. Sia «per aver mantenuto il servizio», sia «per la risposta avuta dall’utenza». Il Servizio immatricolazioni, ad esempio, «prima della pandemia riceveva il 90 per cento della sua utenza allo sportello e un 10 per cento delle pratiche giungeva per posta». Questo dato, annota Barboni, «si è invertito e nessuno si è lamentato per il servizio o per i ritardi».
E adesso si torna a operare a pieno regime? «Sì, seppur con numerose misure di protezione che la situazione impone a tutti i cittadini. Oggi operiamo in quella che il direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi ha definito ‘una nuova normalità’, ovvero una piena operatività contraddistinta dalle misure di protezione, come detto, e da nuove abitudini da assorbire per collaboratori e utenti».
E c’è spazio anche per delle novità. Sono state eliminate alcune pratiche allo sportello, «tra queste non è più possibile effettuare un cambio veicolo o un deposito di targhe allo sportello. Pratiche che fino a metà marzo erano presentate regolarmente nell’ordine di alcune centinaia al giorno, e che oggi vengono inviate per posta o tramite la bucalettere fuori dalla nostra sede. Le stesse vengono evase il medesimo giorno e rispedite all’utente», conclude l’aggiunto e sostituto caposezione.
Ed è notizia di ieri l’attivazione di una piattaforma del settore auto e per aziende con grandi parchi veicoli, sempre in seno alla Sezione della circolazione. Che ha ampliato la propria offerta di servizi online con ‘ePartner’, spazio che sarà loro dedicato: «Semplifica e velocizza i rapporti con l’utenza, gestendo autonomamente gli appuntamenti al collaudo dei veicoli i quali possono essere riservati online e poi eseguiti presso l’Ufficio tecnico a Camorino o presso il Tcs a Rivera». Potranno beneficiare di questo servizio «i garage in grado di comprovare lo svolgimento di almeno 50 collaudi annui e le aziende con un parco veicoli composto da almeno 30 unità».