Per Norman Gobbi il possibile trasferimento nella sede di Suglio non pone problemi di opportunità «Non verrà insediato in un istituto di credito, ma in un suo stabile. Il Cantone non dispone di immobili».
Non ha mancato di sollevare qualche perplessità la notizia anticipata ieri dal CdT sul prossimo trasloco del Tribunale d’appello nello stabile UBS Suglio di Manno. A far discutere è soprattutto l’opportunità di trasferire (in via provvisoria) un Tribunale nella sede di un istituto di credito. Sulla questione abbiamo interpellato il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi che tiene subito a sgombrare il campo da ogni dubbio: «Il Tribunale d’appello – precisa – non sarà insediato in una banca, bensì in uno stabile di proprietà di una banca; l’edificio ospita già oggi anche altri inquilini (Swisslife, DAS protezione giuridica, ISS Facility Services, SUPSI, per citarne alcuni)». Il consigliere di Stato ricorda poi che «in ogni caso il Tribunale d’appello, per il suo insediamento dovrà entrare in uno stabile di proprietà di terzi, ritenuto che il Cantone non dispone di immobili propri da destinare a questa operazione». «Si tratta ad ogni modo di una soluzione provvisoria finalizzata a liberare gli spazi a Palazzo di Giustizia dando così finalmente avvio a una ristrutturazione che non può essere più rinviata».
Come ribadito a diverse riprese anche in Parlamento, Gobbi ritiene che «sia giunto il momento di dare alla giustizia ticinese e alla polizia delle sedi confacenti al loro ruolo istituzionale». «Gli stabili occupati dalle autorità giudiziarie necessitano forti interventi di rinnovamento (Palazzo di Giustizia di Lugano, Pretorio di Bellinzona e Pretorio di Locarno). La stima sarà resa nota solo dopo che il Consiglio di Stato ne avrà condiviso gli indirizzi strategici».
Trattative a buon punto
La presenza a Manno del Tribunale d’appello dovrebbe durare circa tre anni. Le trattative tra il Cantone e i proprietari dell’immobile di via Cantonale proseguono da tempo e si trovano a buon punto. L’ipotesi Suglio è giunta dopo aver esaminato tutta una serie di scenari. «Il Consiglio di Stato – osserva il direttore delle Istituzioni – ha incaricato i propri servizi di verificare diverse soluzioni per svuotare completamente il Palazzo di Giustizia in vista dei lavori. La Sezione della logistica ha quindi presentato alcune varianti per la locazione di spazi nel Luganese e, tra queste, il Dipartimento delle istituzioni ha deciso di approfondire per il Tribunale d’appello proprio la soluzione Suglio». Il tutto, senza però dimenticare altre ipotesi che potrebbero rientrare in linea di conto. «In Governo – conclude Gobbi – la proposta non ha trovato molti ostacoli sul principio, anche se qualche informazione in più è stata richiesta». Le richieste di approfondimento riguardano in particolare la componente finanziaria. «I costi per la locazione degli spazi sono in linea con i prezzi di mercato e saranno resi noti al termine delle trattative. Nel caso in cui il Consiglio di Stato condividerà questa impostazione verrà preparato il necessario messaggio governativo all’attenzione del Parlamento».
GIANNI RIGHINETTI GIOVANNI MARICONDA, Corriere del Ticino