Da ticinonews.ch l Così il capo dell’esercito André Blattmann durante un incontro a Bellinzona per parlare della riforma dell’esercito
I più alti gradi militari ticinesi, nonché i rappresentanti dell’economia e della politica si sono riuniti quest’oggi a Bellinzona per parlare della riforma dell’esercito.
A prendere la parola per primo è stato il divisionario Marco Cantieni, comandante della regione territoriale 3, che, oltre a specificare il ruolo della regione territoriale, ha spiegato le ricadute economiche dell’esercito in Ticino: 7,5, milioni è la cifra stimata nel 2014 per i corsi di ripetizione e le scuole reclute.
“L’autorità cantonale deve creare le premesse per l’attività dell’esercito” ha dal canto suo ribadito il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. “In Ticino lo facciamo e l’esercito è ben voluto. Peccato per il voto sui Gripen, ma questo è un altro discorso”.
Ospite d’onore alla conferenza odierna è stato il capo dell’Esercito André Blattmann: “Il Ticino è un partner affidabile dell’esercito perché la questione della sicurezza ha un valore diverso rispetto a quanto vivono nella Svizzera centrale”.
Blattmann ha poi commentato la diminuzione del budget a disposizione delle forze armate: “La decisione del Consiglio federale e del Parlamento è da rispettare, ma non dobbiamo commettere l’errore di rinunciare a investire. Ci sono conflitti in tutto il mondo ed eventi drammatici improvvisi”.
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