Da Ticinolibero.ch | Il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha parlato, in radio e su Facebook, del tema dell’estremismo nelle moschee, invitando i moderati a denunciare. «Togliamo la pelle d’agnello ai lupi»
BELLINZONA – L’arresto dell’imam della moschea di Winterthur ha fatto tornare alla ribalta il tema dell’estremismo islamico in Svizzera, e in particolare nelle moschee.
Il Ticino ha negato il visto a un imam che aveva tendenze radicali. Lo ha detto Norman Gobbi ieri, ospite alla trasmissione radiofonica Modem.
Una funzione importante, nello scovare gli estremisti, va anche a chi estremista non è. «Nel mio intervento ho ribadito che le comunità religiose musulmane – che intendono essere parte integrata del nostro Paese – devono denunciare coloro che esprimono pensieri o si comportano in maniera estrema, in quanto le moschee sono punti di passaggio privilegiati da parte dei radicalizzati e dei reclutatori», ha scritto su Facebook commentando la sua partecipazione alla trasmissione.
Il Ticino non è comunque un Eldorado. «Dobbiamo togliere la pelle d’agnello ai lupi, e renderci conto come il nostro territorio non sia esente dalla radicalizzazione. Il Ticino in passato ha già negato un visto d’entrata ad un imam con posizione estreme e recentemente è stato oggetto di inchieste su fondamentalisti islamici».