Dal Corriere del Ticino | L’opinione
Cent’anni fa nasceva l’Unione segretari comunali ticinesi. L’anniversario perfetto per soffermarsi su una figura centrale per i nostri enti locali, ma non solo: il segretario comunale. Un ruolo che si è trasformato nel tempo e non poteva essere altrimenti. Infatti, la società ticinese ha conosciuto negli ultimi decenni un’evoluzione economica, sociale, culturale e tecnologica che ha investito la quotidianità di cittadini e istituzioni. Cambiano le abitudini dei cittadini e l’amministrazione pubblica – quindi anche quella comunale – deve stare al passo con i tempi. Una profonda mutazione che ha imposto nuove sfide cruciali ai Comuni e a coloro che si occupano del loro corretto funzionamento. Un federalismo sano è un federalismo moderno, che non subisce l’evoluzione ma l’accompagna e, nel limite del possibile, l’anticipa. Non mi stancherò mai di ribadire che il Comune è un tassello fondamentale del nostro federalismo: rappresenta il primo contatto fra cittadino e istituzioni, tra la quotidianità concreta e pratica di ciascuno e le autorità. Queste ultime, in un Paese come il nostro, sono chiamate a essere al servizio del cittadino, tutelandone la libertà e assicurando l’efficienza dei servizi offerti. La centralità dei Comuni non è retorica, ma si tratta di un’esigenza concreta che si riflette nell’attività dei segretari comunali.
Il Comune del passato rappresentava il punto di riferimento più che altro amministrativo per i cittadini. Gli enti locali erano di dimensioni ridotte, e assicuravano solo alcuni servizi basilari. In questo contesto il segretario comunale era a capo di strutture amministrative tutto sommato modeste, dove i compiti assegnati ai Comuni e le problematiche sociali non erano – perlomeno giuridicamente – troppo complesse. Il responsabile dell’amministrazione comunale si occupava quindi sia di aspetti generali, sia di questioni pratiche e amministrative più spicciole.
Il Comune di oggi invece è in piena fase di transizione. Le aggregazioni comunali hanno aiutato gli enti locali a risolvere i molteplici problemi che nel corso dell’evoluzione sociale si erano acutizzati. In quest’ottica vi erano ad esempio le differenze tra la funzionalità amministrativa e la vitalità democratica, l’autonomia politica e finanziaria ridotta, le numerose collaborazioni intercomunali per assicurare servizi sempre più richiesti o la pianificazione che rispondeva agli interessi particolari anziché a una visione coerente e lungimirante. Il Comune attuale sta risolvendo sempre meglio questi problemi e il segretario comunale è chiamato a gestire e contribuire alla metamorfosi del proprio Comune, a dotare delle risorse e competenze necessarie l’amministrazione comunale affinché sia in grado di assumere compiti e ruoli sempre più complessi. Una figura centrale che assicura un supporto fondamentale ai Municipi che, per essere progettuali, devono poter contare su una struttura performante. Una figura che funge da punto di riferimento per i cittadini. Una figura che rappresenta l’interlocutore privilegiato con gli altri enti pubblici.
Il Comune di domani sta quindi prendendo forma, grazie anche al Piano cantonale delle aggregazioni e alla riforma Ticino 2020 che intendono riorganizzare non solo la geografia locale, ma anche i compiti e i flussi dei vari livelli istituzionali. Si tratta di dotare il federalismo di Comuni funzionanti e funzionali, che sappiano – tanto nelle valli come nei centri urbani – assicurare un notevole standard di servizi ai cittadini. Il segretario comunale sarà più che mai il perno di questa evoluzione (e per certi rivoluzione) locale che ci porterà a definire il Ticino di domani.
I tempi cambiano, si richiede sempre più capacità gestionale, abilità nel razionalizzare le risorse e capacità di condotta del proprio personale. Ma per l’autorità comunale la stella polare da seguire è la salvaguardia di un’autentica prossimità tra cittadino e Comune. Una sfida secolare i cui primi protagonisti sono proprio le nostre e i nostri segretari comunali, a cui desidero formulare un particolare augurio e ringraziamento per l’inestimabile servizio che svolgono lì, vicino a casa nostra a stretto contatto con tutti noi cittadini.