Da Ticinonews.ch l Ieri l’ambasciatore ungherese ha incontrato Gobbi in Ticino. Radio3i ha fatto con loro il punto sull’emergenza migranti.
L’Ungheria, paese che in questi giorni è al centro del ciclone per l’emergenza migranti. Il controverso muro alla frontiera con la Serbia ha fatto discutere l’Europa e il Mondo, perché da lì ora non si passa più. Le norme sono sempre più severe: chi entra illegalmente nel paese, finisce in galera. L’emergenza in questi giorni sta diventando sempre più incandescente e ribolle al confine serbo-ungherese. Le immagini parlano da sole: folle di profughi disperati che a piedi si accalcando davanti all’invalicabile barriera.
Problematiche che distano oltre 1’000 km, ma oggi molto vicine. “Noi siamo la frontiera dell’Europa, come voi lo siete della Svizzera”. Così si è confidato a microfoni spenti Istvan Nagy, ambasciatore dell’Ungheria a Berna. Ieri era a Bellinzona anche per fare il punto sulla situazione del fenomeno migrazione.
“Vogliamo fare le cose in maniera giusta, sicuramente aiutare la gente che ha bisogno, ma in modo che sia gestibile anche per gli altri paesi europei.” Molte sono però le critiche, ricevute da più parti d’Europa, per il muro costruito alla frontiera. “Io penso che le critiche nei nostri confronti non sono giuste – ha replicato Nagy – Non abbiamo fatto un muro per chiudere l’Ungheria, ma per bloccare quei territori che non sono controllati da nessuno.”
Anche gli ultimi dati sono però allarmanti: nelle sole ultime 24 ore in Ungheria sono giunti 5.335 profughi. E il flusso non sembra arrestarsi: “Le ultime cifre totali parlano di 240mila… è difficile farli entrare in Europa, come fare?”
Per il direttore delle istituzioni Norman Gobbi, un’occasione per monitorare la situazione migranti: “Sicuramente per il Ticino questa è un’occasione di dialogo e di scambio d’idee, soprattutto con una figura che è vicina al governo ungherese. In questo modo possiamo avere una visione degli eventi letta con gli occhi ungheresi e non con quelli occidentali, spesso molto critici nei confronti di quanto fatto da questo paese.”
In queste settimane Austria e Germania hanno ristabilito temporaneamente i controlli alle frontiere. Anche in Svizzera è ampio il fronte di chi vuole chiudere le frontiere, a partire dal Ministro Gobbi. Radio3i ha quindi chiesto all’ambasciatore se lui ritiene che Schengen sia a rischio: “Noi siamo un paese ex comunista, che finalmente ha trovato la libertà in Europa. Per noi Schengen è molto importante e non vorremo perdere i suoi vantaggi. Se noi non facciamo attenzione potremmo però perderli.”
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