Comunicato stampa
Il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi parteciperà domani, giovedì 16 maggio, a Losanna alla 4a Conferenza della Rete Integrata Svizzera per la Sicurezza (RSS) nella sua funzione di presidente. Tema centrale della giornata sarà il ruolo del settore privato nell’ambito della sicurezza, la collaborazione tra pubblico e privato, nonché la necessità di un partenariato pubblicato-privato in caso di crisi.
La Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS) comprende tutti gli strumenti in materia di politica di sicurezza della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni. Essa è stata creata all’indomani del rapporto del Consiglio federale sulla politica di sicurezza Svizzera 2010. I suoi organismi (piattaforma operativa e piattaforma politica) servono alla consultazione e al coordinamento in merito a decisioni, mezzi e misure della Confederazione e dei Cantoni riguardo a sfide comuni in materia di politica di sicurezza.
Il Consigliere di Stato Norman Gobbi è presidente della piattaforma politica della RSS per l’anno 2018-2019, e in questa veste domani a Losanna terrà la relazione finale. Nel forum politico della RSS è presente anche la capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia, la Consigliere federale Karin Keller-Sutter, che interverrà sul tema: “Quali necessità sussistono di legiferare a livello federale?” nell’ambito del settore della sicurezza privata. Diversi relatori, responsabili a livello nazionale, cantonale e comunale parleranno del rapporto di collaborazione oggi in essere tra le agenzie di sicurezza privata e gli organi di Polizia, la Protezione civile e l’Esercito.
Norman Gobbi al termine dei lavori si soffermerà brevemente anche sulla 2a Esercitazione della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (ERSS19) agendata per il prossimo novembre. Come si ricorderà, la prima esercitazione di questo genere venne organizzata in Svizzera nel 2014, con il Ticino protagonista in diverse attività, che permisero di tastare il polso sulla capacità di intervento coordinato in caso di una grave penuria di energia elettrica e di una pandemia influenzale. L’esercitazione nel prossimo novembre metterà alla prova le strutture, l’organizzazione e le procedure in caso di minaccia terroristica.